La caccia, se fotografica, è più proficua!
Di caccia si parla spesso ed ognuno ha le sue idee. Da un lato quelli contro la caccia (me compreso) che la ritengono uno sport crudele; dall’altra i cacciatori che si giustificano con l’amore per la natura che, grazie a tale pratica, crea un legame stretto con l’ambiente, il bosco, gli stessi animali uccisi.
Sul forum del Canon Club Italia, tuttavia, uno degli utenti (Gianky) ha buttato lì una frase che è di forte impatto a mio parere:
«La stagione della caccia è appena iniziata. L’unica soddisfazione è che ne prendiamo più noi con la fotocamera che loro con i fucili»
Questa frase è geniale! Un cacciatore, per quanto “bravo” sia, deve comunque sottostare a numerosi regolamenti; per la caccia agli ungolati ci sono limitazioni nel numero di capi che è possibile abbattere e, per alcune specie in particolare (ad esempio lo stambecco), è necessario addirittura attendere anni per essere estratti ed autorizzati così all’abbattimento di un esemplare. Per quanto riguarda poi l’avifauna, le specie non cacciabili sono molte, pur essendo spesso – purtroppo – protagoniste di abbattimenti irregolari frutto del bracconaggio.
E allora? Certo… c’è chi va a caccia per avere un piatto prelibato sulla propria tavola, ma molti lo fanno solo per sport. E allora… perché non sostituire la canna del fucile con l’obiettivo della fotocamera???
Attraverso la caccia fotografica è possibile esibire sulle pareti della propria abitazione (anche se in forma cartacea) dei trofei che altrimenti non si potrebbero avere. In camera mia sono appese le foto degli aironi che ho fotografato, uccelli la cui caccia è vietata. E ciò nonostante il contatto con la natura è lo stesso di un cacciatore: appostamenti in capanno, aria pulita dei boschi, contatto stretto con gli animali. E senza bisogno di togliere alcuna vita!
Invito chi condividesse il pensiero riportato sopra a diffondere la frase scritta dall’amico Gianky. Ogni commento a riguardo è ben apprezzato!
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