Una moderna favola maori
I Maori sono una popolazione originaria delle isole della Polinesia che intorno al 700 d.C. si è spinta in Nuova Zelanda con alcuni suoi navigatori, seguiti qualche secolo più tardi da gran parte della popolazione che sfuggiva ad una grande carestia. Secondo la leggenda, che ancora oggi viene raccontata tra gli indigeni neozelandesi, gli avi del popolo Maori arrivarono in quella terra a bordo di una canoa; alcuni però sostengono invece che i propri antenati giunsero in Nuova Zelanda sul dorso di una balena che li avrebbe soccorsi dopo il rovesciamento della loro canoa. E’ facile capire che il rapporto dei Maori con l’oceano e la natura in generale sia di profondo rispetto…
Dalla seconda versione della leggenda prende spunto il romanzo “Whale rider” di Witi Ihimaera; ed a sua volta dal libro dello scrittore neozelandese, di origine maori, prende spunto il film “La ragazza delle balene” di Niki Caro che ho (ri)guardato volentieri ieri sera in DVD. E’ una storia, in chiave moderna, in cui il capo di una “tribù”, Koro, cerca invano il suo successore, qualcuno che sappia guidare il suo popolo recuperando quella cultura e quelle tradizioni che con gli anni sembrano andare sempre più dimenticati. Ed il suo successore sarà Paikea, la nipote, che a dispetto del suo essere femmina ripercorrerà la strada degli antenati con grande forza d’animo ed un pizzico di magia.
Se vi piacciono le favole, ma anche le tradizioni dei popoli e la natura, è un film che sicuramente apprezzerete. Nel film infatti, che nel complesso può benissimo essere definito come una “favola moderna”, sono presenti molti elementi della tradizione maori; inoltre è palpabile lo stretto rapporto con la natura e con le balene in particolare, che quasi il ruolo di animale sacro.
Piccola nota: il film è stato vincitore di numerosi premi internazionali e candidato al premio Oscar per la miglior attrice protagonista… una ragazzina di appena 11 anni!
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