Alto Adige: salve duemila marmotte

Finalmente una buona notizia! Sono anni che la Provincia di Bolzano autorizza l’abbattimento di specie protette, in deroga alle normative nazionali ed europee, adducendo le più svariate motivazioni. Nel mirino dei cacciatori negli ultimi anni, oltre alle marmotte, sono finiti anche stambecchi, l’orso (per fortuna solo tenuto d’occhio), aironi, cormorani… una vera strage. Tra l’altro è un argomento di cui avevo parlato proprio in uno dei primi post di questo blog.
Ogni anno le associazioni ambientaliste si sono battute contro i vari decreti provinciali che stabilivano, tra l’altro, le quote di prelievo per la stagione, ricorrendo al TAR che peraltro ha sempre accolto i ricorsi presentati… ma purtroppo sempre a massacro già avvenuto.

Marmotta da me fotografata nel 2006

Oggi però, dopo la sospensione con procedura urgente del 28 agosto (la caccia si sarebbe aperta il 1° settembre), il TAR ha confermato la decisione ed ha definitivamente negato, almeno per quest’anno, l’abbattimento di 2000 marmotte.
Resta comunque assurdo (e lo fa notare anche l’avvocato che rappresenta le associazioni ricorrenti) che la storia si debba ripetere puntualmente ogni anno, rendendo sempre necessaria l’impugnazione del provvedimento.
E rimangono assurde anche le motivazioni con cui ogni anno la Ripartizione Foreste giustifica il piano di abbattimento; cito testualmente dalla sospensiva del TAR: «piano di abbattimento di marmotte per l’anno 2008 per le riserve con danni causati da questo roditore all’economia montana». Credo non ci sia bisogno di ulteriori commenti… :devil_catt:

Piccolo approfondimento
La Ripartizione Foreste della Provincia Autonoma di Bolzano annovera tra le proprie competenze anche l’Azienda Provinciale Foreste e Demanio, cui a sua volta fa riferimento la Scuola forestale Latemar.
Per farvi capire il contesto in cui si sviluppano provvedimenti come quello sospeso oggi dal TAR è sufficiente dare uno sguardo ai corsi proposti dal centro di formazione forestale, venatoria e ambientale. Da un’istituzione con questa denominazione ci si aspetta ovviamente di assistere a lezioni che riguardano l’ambito venatorio, ma i corsi di formazione dovrebbero essere orientati in particolare su tematiche quali la gestione del patrimonio forestale, la tutela del territorio, la lotta al bracconaggio… Pia illusione!

E’ un po’ lungo, ma voglio riportarvi per intero quello che è il calendario 2008 dei corsi in lingua italiana della suddetta scuola. A me ha lasciato senza parole!

Corso
Periodo
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi specializzato nel prelievo ed accompagnamento al cervo
10 – 15
marzo
Il trattamento delle spoglie (attestato di rilevatore biometrico – attestato di formazione per cacciatori in materia di igiene e di sanità) in conformità alla L226/50 IT Gazzetta ufficiale dell’UE 25.6.2004
17 – 19
marzo
La preparazione delle carni – dal trattamento alla cucina
19 – 20
marzo
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi specializzato nel prelievo ed accompagnamento al muflone
2 – 4
aprile
Cacciatore di cinghiale abilitato alla caccia collettiva, conduttore di cane da limiere, cacciatore di ungulati con metodi selettivi specializzato nel prelievo del cinghiale
5 – 8
maggio
Conduttore di cane da traccia
19 – 23
maggio
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo di cinghiale, capriolo, daino, cervo, camoscio e muflone
2 – 7
giugno
Tecniche di prelievo e controllo della volpe
11 – 13
giugno
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo di cinghiale, capriolo, daino, cervo, camoscio e muflone
14 – 19
luglio
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi specializzato nel prelievo ed accompagnamento al camoscio
21 – 25
luglio
Guardie venatorie: abilitazione alla gestione degli ungulati
4 – 9
agosto
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi specializzato nel prelievo ed accompagnamento al camoscio
1 – 5
settembre
Cacciatore di ungulati con metodi selettivi specializzato nel prelievo ed accompagnamento al cervo e capriolo
22 – 26
settembre

Interessante questo calendario dei corsi no?! :mad2:

Arriva la corona

Da oggi anch’io faccio parte della schiera dei fotografi esclusivi di iStockphoto! Raggiunti i tanto sospirati 250 download, ho fatto richiesta per diventare un contributore esclusivo e oggi, nel mio profilo, è finalmente comparsa la coroncina che attesta il mio nuovo “status”.

Non ho grandi ambizioni e forse da oggi non cambierà poi molto, ma il vedere pubblicate le proprie immagini e magari il ripagarsi l’attrezzatura fotografica sarebbe già un bel traguardo! 🙂

Una tre giorni da dimenticare

Era da un anno aspettavo la “tre giorni del tortolino“… un monitoraggio a livello nazionale, organizzato da EBN Italia, sulla presenza nelle nostre montagne del mitico Charadrius morinellus, meglio conosciuto come piviere tortolino.
Tra le molte specie di uccelli migratori che si fermano nel nostro Paese in questo periodo dell’anno, il tortolino è forse una delle più affascinanti; un po’ per l’eleganza di questo piccolo limicolo, un po’ per l’habitat in cui lo si può osservare che richiama i freddi paesaggi nordici dove trascorre l’estate. Rispetto alla maggior parte dei limicoli, infatti, il tortolino in Italia può essere osservato solo ad alte quote, tra i 2000 e i 2400 metri di altitudine dove i pascoli lasciano lo spazio all’ambiente della tundra.

Insieme all’amico Stefano Andretta, sabato mattina (giorno in cui ho dato la mia disponibilità per il monitoraggio) ci siamo diretti alla volta di Merano 2000, uno dei siti scelti per il monitoraggio dove 7 giorni prima proprio Stefano ha potuto osservare e fotografare 2 esemplari (N.B.: per ovvi motivi l’ubicazione precisa non può essere divulgata).
La giornata però non si è rivelata per positiva… anzi, per molti versi è stata proprio da dimenticare! Da subito le condizioni meteo non sono parse essere buone e, vista dal basso, la zona del monitoraggio era letteralmente immersa nella nebbia. Ma le cose strada facendo sono peggiorate… ben presto siamo stati assaliti da un vento gelido che, unito alla nebbia, ci ha fatto vivere un’atmosfera surreale.

Ma le sorprese, purtroppo, non erano ancora finite. A poco più di 10 minuti dalla nostra meta, forse per la stanchezza della settimana appena trascorsa, forse per l’altitudine, forse per le condizioni meteo particolarmente avverse sono stato colto da un attacco di tachicardia (da almeno 250-300 bpm) durato una decina di minuti. Fortunatamente oramai so di avere questo problema e quindi non mi agito più di tanto quando succede…
Inutile dire che i tortolini sono passati in secondo piano, mentre una volta passato il peggio ci siamo diretti al rifugio più vicino dove io sono rimasto a riposare mentre Stefano raggiungeva il luogo del rilevamento, senza peraltro osservare alcun esemplare di tortolino.
Nel corso della giornata ho scattato qualche foto, ma prevalentemente per documentare il maltempo che ci ha accolti…


A risollevarci il morale, ormai sulla strada del ritorno, il ritrovamento quasi casuale di una buona quantità di finferli (o gallinacci) che sono senza dubbio il fungo che preferisco. Ma la giornata si può dire essere stata tuttaltro che positiva…
Attraversando il bosco, un piccolo contentino fotografico è arrivato da questi bei fiori di cardo illuminati da un sole tenue che nel frattempo si è aperto un varco tra le fitte nubi.

Cardo (Cirsium sp.)

Assenza…

Sì, è vero… me ne rendo conto. Nelle ultime settimane sono stato vergognosamente assente dal blog. Il fatto è che non c’è granché da dire; sono stato in ferie 2 settimane, passandole praticamente a casa e facendo anche pochissimi scatti. Pochi ma buoni? Sì, può essere… ma questo starà a voi dirlo!
Questo è una delle foto che metterò online nelle gallerie con il prossimo aggiornamento…

Cephalanthera rubra

Il soggetto è un’orchidea spontanea, piuttosto comune ma comunque bellissima, che ho trovato casualmente girando nei boschi di Avelengo. Quando l’ho vista non avevo dietro l’attrezzatura giusta per riprenderla, quindi non mi son lasciato scappare l’occasione e due giorni dopo sono tornato per cercare di fotografarla al meglio.
Le altre immagini che andrò ad inserire nei prossimi giorni appartengono sempre al filone “macro” (per lo più fiori e insetti). Ma prima… devo trovare il tempo per finire di sistemarle! :drop:

Prima licenza estesa su iStockphoto!!!

© G. Perbellini - iStockphoto

Oddio che figata! Controllando il mio account di iStockphoto, poco fa ho avuto una gran bella sorpresa! Da oggi pomeriggio, quando ho caricato qualche altra foto sul server del sito, i miei guadagni sono aumentati di circa 28$… solo una cosa poteva voler dire: licenza estesa!!! :victory:

L’immagine scelta è una delle tante del mio viaggio di nozze in Scozia e ritrae le botti di whisky nella distilleria Glenmorangie (la vedete qui a lato).Dato l’interesse che le mie foto scozzesi avevano suscitato, proprio nelle ultime settimane avevo ripreso a caricarne su iStockphoto… ed a quanto pare ho fatto bene. Le foto di viaggio, soprattutto di posti caratteristici come la Scozia con tradizioni radicate e localizzate sembrano essere molto richieste.

Cos’è la licenza estesa? Beh… parlando in termini economici, una licenza estesa rende qualche soldino in più… ovviamente non sono grandi cifre, ma è sempre meglio di nulla. Per il cliente invece significa il poter utilizzare l’immagine senza particolari limiti di quantità. Cioè ad esempio se un editore stampa oltre le 500.000 copie di una propria rivista, per quella foto dovrà pagare la licenza estesa. Così come per cataloghi, brochure, libri e quant’altro.
Al di là comunque del fattore economico, da parte mia c’è comunque la soddisfazione di sapere che una tua immagine è piaciuta al punto che qualcuno l’ha scelta per qualcosa di importante. Che cosa? Questo ahimé non è dato saperlo… a meno che chi l’ha acquistata non si faccia vivo per dirmi cosa ci ha fatto! :mumble:

Una cosa comunque è sicura… son proprio contento! :daidai:

Alla scoperta della stazione

Finalmente in ferie! E spero finalmente con un po’ di tempo libero per dedicarmi al mio hobby; per il momento promette bene, ma visti i precedenti meglio fare le corna…  🙄

L’occasione questa volta era un po’ diversa dal solito: niente fiori, uccelli o insetti, bensì una sorta di “gita scolastica” alla scoperta della stazione di Merano. Una stazione piccola, ma tutto sommato interessante da esplorare grazie ad un addetto che ci ha guidato in quasi tutti gli angoli della struttura.
Compagni di questa uscita sono stati i soci e amici del Fotoclub Immagine, con i quali stiamo cercando di mettere in piedi un piccolo progetto fotografico sulla stazione promosso dal Comune di Merano tra tutte le associazioni locali.

Per il momento i risultati, almeno per quanto mi riguarda, non sono comunque stati entusiasmanti; le immagini più interessanti arrivano forse da elementi che poco hanno a che vedere con treni e rotaie. Ecco comunque qualche esempio degli scatti di ieri…


Nel complesso le foto scattate non sono male. Quella delle 500 in fila mi piace parecchio, ma per il “progetto stazione” non si adatta molto. Ora devo vedere se riesco a tirare fuori qualcosa di meglio da alcuni scatti in bianco e nero, anche se non sono particolarmente fiducioso…

Online le foto dello Stelvio

Breve news per informarvi che, insieme alla foto del mese di giugno (che per chi mi segue era prevedibile quale fosse il soggetto), ho messo online nelle gallerie le immagini realizzate lo scorso weekend nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Alcuni scatti sono anche andati a sostituire vecchie fotografie di cui non ero più così soddisfatto…

Una giornata nel Parco dello Stelvio

Quando nell’ultimo post parlavo di orchidee era già prevista per sabato 5 luglio una trasferta fotografica nel Parco Nazionale dello Stelvio, MA visti i precedenti ho scaramanticamente deciso di non dire nulla… e forse a qualcosa è servito, perché è andato quasi tutto come previsto. Quasi… perché uno degli obiettivi principali dell’uscita sarebbero state le stupende Scarpette di Venere (Cypripedium calceolus), tra le più belle orchidee spontanee delle Alpi ed ormai molto rare.
Ma ai piedi degli splendidi ghiacciai dell’Ortles, la giornata è iniziata con una piccola delusione; arrivati nel luogo dove normalmente si possono trovare queste particolari orchidee, abbiamo purtroppo constatato che i pochi esemplari presenti erano già sfioriti.

Fortunatamente il territorio offre molte opportunità… che Maurizio, Paolo ed io non ci siamo lasciati scappare! Lasciata la zona delle “scarpette”, dopo un paio d’ore di girovagare, ci siamo avviati lungo i tornanti della strada che porta al passo dello Stelvio, nella speranza di trovare altri fiori da fotografare e magari un po’ di farfalle (che qui hanno una densità di popolazione sorprendente).
Passati i 1800 metri s.l.m. la prima cosa che ci è saltata all’occhio è stata la presenza di numerosissime piante di giglio martagone (Lilium martagon), fiore da forma e colore davvero belli; alché alla prima piazzola utile ci siamo fermati ed abbiamo esplorato i dintorni, fotografando diversi soggetti sia floreali che animali. Purtroppo, a causa delle condizioni del tempo non particolarmente favorevoli, le farfalle non erano granché presenti. Ma la giornata è stata comunque un susseguirsi di emozioni.

La prima ci è stata regalata da due cuccioli di marmotta che sono passati proprio vicino a noi per poi nascondersi in una tana ai margini della strada; difficile riuscire a fare delle foto degne di nota, ma anche la sola osservazione è piacevole. L’emozione più forte, però, è venuta senza dubbio dall’aver potuto osservare a lungo, a circa 50 metri da noi, una bella femmina di capriolo che si è lasciata fotografare per nulla intimorita!

Stavamo per tornare alla macchina, quando sopra di noi, in mezzo agli abeti, ho sentito un rumore abbastanza forte. Alzando lo sguardo ho intravisto un animale dal pelo fulvo che brucava incurante della nostra presenza. Era una femmina di capriolo!
Inizialmente sembrava si stesse spostando verso il fitto del bosco, senza lasciarci alcuna possibilità di immortalarla; ma poi è ritornata indietro, mettendosi invece in una posizione a noi molto favorevole. Ogni tanto alzava lo sguardo, ci guardava, poi tornava a brucare come niente fosse.
Era tanto tempo che speravo mi si presentasse un’occasione simile, ma devo dire che è stata del tutto inaspettata e molto emozionante!!  :boogie:

Prima di concludere questo post (vista anche l’ora tarda), vi mostro qualche altro scatto realizzato nel corso della giornata.

Ochlodes silvanus. © G. Perbellini 2008.

Tutte le immagini che vedete sono state scattate nella zona poco sopra Trafoi, ad esclusione della prima farfalla che arriva invece da Rablà dove, sulla strada del ritorno, abbiamo fatto una veloce puntatina per verificare l’eventuale presenza di specie interessanti al laghetto dei pescatori.

Avelengo con sorpresa!

E’ da un po’ di settimane che mi ripropongo di andare in cerca di orchidee da fotografare, anche se finora era rimasta solo un’idea e non si è concretizzata per tutta una serie di motivi. Ieri però, durante una breve camminata verso il rifiugio Parete Rossa nella zona di Falzeben/Merano 2000 (con scopi di altro genere), il mio occhio si è lasciato attrarre da un fiore rosa che pareva tanto essere un’orchidea… e lo era!
Più precisamente Dactylorhiza maculata, splendido fiore che avevo già avuto l’occasione di fotografare a San Vigilio di Marebbe un paio di anni fa e che inaspettatamente mi si è presentato davanti in un luogo in cui mai avrei pensato di trovarlo.

Ed oltre a queste, ho trovato anche una forma albina della stessa specie (foto 2), anche se ancora quasi completamente chiusa, ed un paio di esemplari di Listera ovata (foto 3), orchidea abbastanza comune ma non facilissima da individuare a causa del suo aspetto poco appariscente.
Che dire… è stata una piacevole sorpresa a cui spero di dare seguito anche il prossimo weekend!

Pubblicato su TDC Online

Uno screenshot tratto dal sito TDC Online con la mia fotografia in testa all’articolo

Prima pubblicazione su web per una delle mie immagini in vendita su iStockphoto; o meglio prima pubblicazione di cui sono venuto a conoscenza grazie a quel potente strumento che è Google! 🙂

A scegliere una fotografia del mio portfolio è stata la redazione di TDC Online, portale danese di una importante azienda di telefonia (un po’ come il portale di Libero in Italia), per corredare un articolo sui pericoli dell’estate

L’articolo, se il traduttore del sempre utile Google non tradisce (l’articolo è solo in danese), riguarda i rimedi contro le punture di insetti e le scottature solari. Non è molto, ma è un inizio.
E poi sono ancora in attesa di verificare se veramente son finito sulla guida Michelin… che per ora ancora non so nulla!  :sherlock:

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