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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Marmotte? No fiori…
E’ vero che volevo aggiornare il blog costantemente… e l’avrei anche fatto. Ma purtroppo erano le immagini a non essere ancora pronte; finalmente in questi giorni sono riuscito a finire di sistemare le foto di un’uscita del 6 giugno in compagnia di mia sorella Ilaria. Per quella domenica era in realtà prevista un’uscita in quel dell’Engadina (Val Roseg) con gli amici del Fotoclub Immagine, ma con Riccardo a casa non potevo permettermi più di una mezza giornata fuori porta; così ho ripiegato su Merano 2000, dove speravamo di riuscire ad osservare da vicino qualche marmotta.
Purtroppo, nonostante il freddo dei giorni precedenti, al contrario di qualche anno fa i simpatici mammiferi sembravano già essere piuttosto svegli e il loro immancabile fischio di allarme lasciava ben poche speranze di riuscire ad avvicinarle. Camminando siamo arrivati all’altezza della chiesa di S. Osvaldo, ripiegando (fotograficamente) per lo più sui molti fiori che riempivano i prati…
Tra le specie caratteristiche che si potevano osservare c’erano molte genziane e genzianelle, Pulsatilla alpina, Ajuga piramidalis, primule e crocus che spuntavano tra l’erba ancora secca. La luce probabilmente non era il massimo, ma qualche buono scatto l’abbiamo comunque tirato fuori!
Un falco robot per la sicurezza negli aereoporti
Da Repubblica.it (16.06.2010):
«Sono passati 17 mesi da quando un uccello finito nel motore costrinse un volo della Us Airways a uno spettacolare atterraggio d’emergenza nel fiume Hudson, a Manhattan. Da allora, gli investimenti per evitare che i volatili imperversino sulle piste degli aeroporti sono aumentati a dismisura, e gli scienziati propongono soluzioni tecnologiche sempre nuove. Una delle più affascinanti è quella ideata dall’ornitologo olandese Robert Musters: un falco robot che, con il suo aspetto e i suoi volteggi, spaventa gli altri pennuti tenendoli lontani dagli aerei. “Se il falco di Musters fosse stato adottato un anno fa”, scrive oggi il Wall Street Journal, “Chesley Sullenberger (il pilota dell’aereo finito nell’Hudson) non sarebbe un eroe”».
Certo una soluzione come questa sarebbe utile per due motivi: eviterebbe l’impiego della falconeria negli aereoporti, riducendo quindi anche le spese di gestione. E’ proprio il caso di dirlo… se funziona si prenderebbero due piccioni con una fava!
Il 2009 è online
Con un po’ di fatica i post del 2009 (e quel poco di arretrato del 2010) sono online. Come già anticipato, ne ho approfittato per fare un po’ di pulizia nei post, per ritaggare tutto e reinserire le immagini ex-novo con il nuovo formato di 300×450 per quelle orizzontali e 200×300 per quelle verticali. Il lavoro procede bene, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo per completarlo; tutto sommato era già qualche anno che il blog era attivo ed aveva ormai 400 post.
Al momento restano circa 290 post da spulciare e sistemare che, data la costante mancanza di tempo, non so quando completerò. Ma chi ben comincia… 😀
O forse non era la prima?!

La copertina del libro pubblicato nel 2009
Mi riferisco al titolo del precedente post, ovviamente; pensavo infatti di aver ottenuto la mia prima copertina con la pubblicazione dell’immagine della cava di ghiaia. Ma in realtà non è così. Sono andato un po’ avanti con le ricerche, sempre per mezzo del motore di ricerca TinEye.com, e ho scoperto che la mia immagine di punta, ovvero le famose Fiat 500 parcheggiate in fila alla stazione di Merano, è stata utilizzata anche come copertina del libro “Contemporary Issues in Marketing and Consumer Behaviour“ di Elizabeth Parsons e Pauline Maclaran.
Pubblicato nel marzo 2009 è in vendita (solo in lingua originale) un po’ ovunque: da Amazon a Libreriauniversitaria.it ed il titolo in italiano dovrebbe suonare più o meno come “Questioni contemporanee nel marketing e comportamento dei consumatori“. Strano non averlo mai notato prima, perché sono molte le librerie online dove figura la copertina del libro: è sufficiente fare una ricerca con il titolo del libro per veder spuntare l’immagine tra le ricerche.
Beh, che dire… oggi la giornata si è fatta interessante. Quello che però ancora mi manca è trovare pubblicata con una certa importanza qualcuna delle mie foto naturalistiche; una è ben finita sulle pagine di una guida Michelin, ma la contestualizzazione non era un granché… vogliamo mettere con una copertina? Lo so che non fotografo soggetti particolarmente rari e forse non molto adatti al microstock, ma che so… almeno un bel paesaggio scozzese non sarebbe male! 😉
La mia prima copertina!
Sistemando i vecchi post mi è venuto in mente che da un po’ non controllo più se qualche mia immagine di iStockphoto è stata utilizzata in giro per il mondo ed è rintracciabile. Così per curiosità ho provato a fare una ricerca su Google (o Gogòl, come lo chiama Berlusconi) inserendo “perbellini istockphoto” come termini per la ricerca. Risultato? Ho scoperto di aver ottenuto la mia prima copertina! 😀
Il soggetto non è tra quelli che mi danno più soddisfazione; una copertina su di una rivista naturalistica sarebbe stata forse più gratificante, ma… mi accontento! 😛
L’immagine in questione è stata scattata qualche anno fa alla cava di sabbia nei pressi del biotopo del Valsura ed è stata utilizzata di recente per la copertina del numero di aprile 2010 della rivista “Pit & Quarry” (in versione online e cartacea), che da quasi un secolo si propone come una delle principali e più aggiornate fonti di informazione su attrezzature e tecnologie nell’ambito della produzione di sabbia e ghiaia e che dal 1996 presente anche sul web. Ecco qui la “mia” copertina!
Avendo diversi scatti realizzati in questo ambito sarei curioso di sfogliare i vari numeri in cerca di qualche altro mio scatto (per la copertina il nome viene citato nel sommario!), ma è un’operazione un po’ laboriosa. Direi che comunque posso già così ritenermi più che soddisfatto! 🙂
Da Iobloggo a WordPress
Finalmente, dopo aver preso un po’ di confidenza con la nuova piattaforma (che ora fa più o meno quello che dico io) mi sono deciso ed ho iniziato il lavoro di importazione dei vecchi post che avevo scritto su Iobloggo. Attraverso un tool che ho trovato online sono riuscito a portarmi parecchio avanti, ma il lavoro da fare è comunque parecchio, soprattutto per reinserire nei post tutte le immagini, ma ho pensato anche di cogliere l’occasione per fare un po’ di repulisti tra i miei quasi 360 post e di eliminare quelli più inutili.
Per ora tutti gli articoli restano privati, in modo che io possa effettuare con calma le revisioni. Man mano dovreste vedere ricomparire tutti i post che ho pubblicato su Iobloggo e magari con le immagini in formato un po’ più grandicello… (sempre che ci sia la voglia :-P)
Che dire… fatemi gli auguri 😉
250.000 visite!
Questa settimana, a distanza di 12 anni dalla prima messa online, GegeOnLine ha raggiunto il traguardo due 250.000 visite di utenti unici!! Grazie a tutti coloro che, anche se solo per pochi minuti si soffermano su queste pagine.
E naturalmente un ringraziamento particolare va agli amici che mi seguono costantemente. GRAZIE!!
Castelfeder: natura e archeologia
L’anno scorso, verso metà maggio, segnalavo agli amici della mailing list “La flora in Trentino Alto Adige” la presenza di alcuni esemplari di Cephalantera longifolia nella zona di Lana. E dato il mio interesse verso le orchidee spontanee, qualcuno in risposta mi segnalava la presenza di molte orchidee in fiore nel biotopo di Castelfeder, sulla collina compresa tra i comuni di Ora e Montagna.
Così quest’anno mi sono voluto informare su cosa effettivamente ci fosse a Castelfeder. La zona di per sé già merita, grazie anche alla presenza di numerosi siti archeologici che testimoniano l’ampia presenza di insediamenti nel corso dei secoli e che rendono il paesaggio particolarmente affascinante. Ma per quanto riguarda le presenze vegetali, la risposta è stata: Orchis morio.
Ok… il giglio caprino (come viene chiamata questa orchidea) è forse tra le più comuni, ma si tratta comunque di una specie che mancava nella mia piccola checklist personale. E allora, dopo due settimane di pioggia costante, sabato scorso ho finalmente avuto l’occasione di farci un giro in compagnia di mia sorella…
Devo dire che sono contento di come è andata l’uscita. In primo luogo perché è stata una mattinata piacevole, ma non da meno il fatto che finalmente, dopo parecchio tempo (visti gli impegni famigliari), sono riuscito a tornare a casa con una serie di scatti carini che mi hanno lasciato piuttosto soddisfatto.
Alcuni dei nuovi scatti li trovate nelle gallerie ed in particolare nelle sezioni “Fiori e piante“, “Orchidee spontanee” e “Scorci e paesaggi“. D’ora in poi sarà abbastanza semplice identificare le nuove immagini visto che, una volta inserite, saranno ai primi posti nelle anteprime.
Approfitto di questo post anche per segnalare la mailing list cui accennavo all’inizio di questo post. Alcuni di voi forse conosceranno EBN Italia e la mailing list con cui molti birdwatchers si scambiano informazioni sulle osservazioni fatte. Di questa mailing list esistono anche dei gruppi locali, molto attivi e utili ad appassionati e studiosi della fauna. Quindi lo scorso anno mi son chiesto: perché non fare lo stesso con la flora? Perché non scambiarsi informazioni su presenze vegetali e su fioriture della nostra regione?
Così ho aperto la mailing list “La flora in Trentino Alto Adige” con lo scopo di condividere informazioni di questo tipo. Purtroppo da un anno a questa parte non sono ancora molte le iscrizioni né tantomeno i messaggi in lista; dunque se tra chi mi legge qualcuno abita in Trentino Alto Adige e vuole contribuire, ben vengano le nuove adesioni!
Immagini dalla Val Passiria
Rieccomi nuovamente a voi. Il ripristino del sito è ormai quasi completo, anche se devo ancora finire di inserire le descrizioni alle immagini della galleria paesaggi e, inoltre, sto cercando di capire come fare a ripristinare la rubrica della “foto del mese” che, per come è strutturato ora il sito, mi risulta un po’ difficile da ripristinare.
Ah… e poi vorrei cercare di reimportare qui l’intero blog che avevo su Iobloggo; ma per questo c’è tempo e saranno sicuramente necessarie un po’ di prove in locale per evitare di compromettere l’intero database.
Ma bando alle divagazioni…
Sicuramente chi mi segue da un po’ di tempo avrà notato che con questa nuova versione di GegeOnLine sono state inserite alcune nuove immagini nelle gallerie ed altre sono invece state eliminate. E oggi, approfittando di un po’ di tempo dedicato proprio a sistemare il sito, ho aggiunto anche 3 nuove immagini scattate lo scorso fine settimana in compagnia di Anita. Due di queste sono state scattate a Moso nei pressi del “Bunker Mooseum” e ritraggono due stambecchi, simbolo del Parco Naturale del Tessa di cui il comune di Moso fa parte.
Queste fotografie sono scattate in ambiente controllato, in quanto gli stambecchi sono nati in cattività e si trovano ora in un grande recinto nel piccolo comune della Val Passiria. La terza immagine, invece, la potete trovare nella galleria “Fiori e piante” ed è invece stata scattata nei pressi della frazione di Plan.
L’implementazione continua…
Due parole di numero per informarvi che sono di nuovo online anche i link! 😉