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Immagini scattate da me

Aggiornamenti vari

Rieccomi dopo un po’ di tempo. Tanto per cambiare il blog è rimasto poco attivo, ma almeno dall’ultima volta il sito l’ho aggiornato; ed è stato un aggiornamento corposo dato che oltre a 2 nuove foto del mese (nuovamente in ritardo) ho messo immagini nuove in quasi tutte le gallerie. Ed ora sto preparando un nuovo update!

Riguardando le foto in alcune gallerie, mi son reso conto che la qualità dei miei scatti negli ultimi tempi è decisamente salita; un tempo sul sito avrei messo di tutto, mentre adesso sono diventato più selettivo e cerco di mettere immagini belle e interessanti. Per questo ho deciso di cambiare alcuni vecchi scatti e sostituirli con altri più recenti e maggiormente degni di nota! 🙂

Tra le fotografie che pubblicherò nei prossimi giorni (o forse già stasera se faccio in tempo a finire) ce ne sono alcune che ho realizzato la scorsa domenica a Tesimo in compagnia di Paolo. Doverosa quindi la consueta anteprima


Le immagini qui sopra rientreranno tutte nel prossimo aggiornamento; con una piccola novità! Forse avrete notato che l’intestazione del mio sito è leggermente cambiata: al posto dello scoiattolo sono comparse due ranocchie in accoppiamento, frutto di una recente uscita fotografica. Ebbene questa scelta è dovuta al fatto che, incitato da molti, ho cambiato la firma sulle mie foto che presto avranno un vero e proprio logo, che con le rane evidentemente ha qualcosa a che fare… 😉

Lunedì di Pentecoste

Qui in Alto Adige, non abbiamo festività legate ad un patrono, come è invece usanza un po’ in tutto il resto d’Italia; in compenso da noi viene festeggiato il lunedì di Pentecoste, giorno in cui quindi ho subito colto l’occasione per qualche altro scatto.
Nei forum di fotografia naturalistica ultimamente si vedono splendide foto delle più particolari varietà di orchidee e senza dubbio uno dei prossimi obiettivi saranno quelle; per il momento, però, da queste parti la stagione è ancora indietro visto che fino a un mese fa c’era quasi la neve.
Quindi lunedì io e Paolo abbiamo avuto pochi soggetti floreali a disposizione, ma qualche scatto l’abbiamo comunque fatto.


Quelli di cui sono più soddisfatto sono senza dubbio legati all’arcobaleno sul torrente, scatti che ho intitolato “Inside the rainbow” realizzati alla base della cascata di Parcines. Non sono ancora certo se siano da elaborare saturando i colori o lasciarli un po’ più neutri come nella foto che si vede qui sopra; così mi sembra si avvicini di più all’immagine reale, tantopiù che per saturare i colori ho sottoesposto già in fase di ripresa

Ciò che invece dobbiamo assolutamente cambiare è l’orario di partenza. Lunedì siamo usciti di casa intorno alle 7.00… troppo tardi! Ahimè per la fotografia floreale c’è poco da fare, la luce verso le 8.30-9.00 è già troppo dura.
In alternativa la luce del tramonto potrebbe essere l’ideale, ma dobbiamo ahimé conciliare le uscite anche con gli impegni quotidiani… e non è sempre facile! :drop:

Tesimo – Sant’Ippolito

In quest’ultimo periodo sto fotografando parecchio; magari con risultati non eccelsi, ma almeno riesco a prendermi il tempo per dedicarmi al mio hobby. Non altrettanto riesco invece a fare con il blog che tra una cosa e l’altra sto trascurando un po’. E allora mi rifaccio (un pochino in ritardo) con un breve resoconto di un giretto fatto un paio di weekend fa nei dintorni di Tesimo, sulla strada per il Passo Palade.
Niente di che… una semplice passeggiata in compagnia di moglie e suoceri, ma nel complesso carina. Dal parcheggio subito dopo la galleria di Tesimo siamo saliti, in breve tempo, alla chiesetta di Sant’Ippolito che si affaccia sull’intera vallata dell’Adige da Merano a Bolzano.
Di lì siamo poi scesi lungo un sentiero abbastanza tortuoso, entrando poi nel bosco dove si trova anche un bel biotopo che meritava di certo qualche scatto…


Non vorrei sbagliarmi, ma credo si tratti di una torbiera, quindi potrebbe rivelarsi molto interessante dal punto di vista botanico; credo ci tornerò prossimamente!
Sulla strada del ritorno, infine, ancora qualche scatto per immortalare alcuni vecchi castagni che si trovano sotto alla chiesetta e che donano un aspetto particolare al paesaggio.

Colgo l’occasione per ricordarvi che c’è tempo fino a mezzanotte di domenica 18 maggio per votare le fotografie che partecipano al concorso fotografico “L’incarico” organizzato da Canon. Rinnovo quindi l’invito a votare, se vi va, la mia fotografia cliccando qui! 😉

Un sabato fuori casa

Era da tempo che non avevo una giornata così piena come quella di sabato scorso. Iniziata alle 6.20 del mattino, conclusasi solo la sera verso le 19.30 e comunque molto stimolante. Ma partiamo dall’inizio!

Come ogni sabato, consueta uscita fotografica in compagnia di Paolo; la meta era sempre la solita (il Delta del Valsura), ma questa volta abbiamo cambiato zona per vedere se trovavamo qualcos’altro di interessante da immortalare. Dopo un paio d’ore di appostamento, ci siamo spostati verso il laghetto dei pescatori, dove abbiamo fatto gli unici scatti degni di nota. Poi, ancora, ci siamo mossi tra la folta vegetazione lungo l’argine del fiume, senza però trovare nulla di particolare; nel complesso comunque una mattinata piacevole e non del tutto infruttuosa…


Dopo pranzo invece ho fatto un giro in bici per le campagne con Jenny; e poi alle 17.45 nuovamente appuntamento con Paolo e Stefano per andare ad assistere ad una scena certamente non usuale…

Da qualche anno, alcuni abeti nei dintorni di Merano sono stati colonizzati da numerosi aironi cinerini ed in questo periodo, immersi nella inusuale ambientazione, si possono osservare i pulli che vengono alimentati dai genitori e che irrobustiscono le ali per poter affrontare il primo volo.
E’ un’esperienza interessantissima per la quale ringrazio Stefano e di cui probabilmente scriverò nei prossimi giorni dato che conto di tornarci presto. Peraltro è stata resa ancora più interessante dal primo utilizzo della modalità Liveview della mia Canon EOS 40D; già… perché ho scoperto che con questa funzione è possibile anche zoomare sullo schermo LCD (non nella foto finale) fino a 10x. Osservare i pulli con un ingrandimento di 300 x 1.4 x 1.6 x 10 (che corrisponderebbe nel formato 35mm ad una focale di 6720 mm!!) e con la qualità paurosa dello schermino della 40D sembra quasi di guardare un documentario in diretta!!! 😯

Tra una pioggia e l’altra

Questo ultimo periodo è davvero incredibile… piove, piove, piove sempre! Da un lato non mi dispiace, perché ascoltare la pioggia che rumoreggia sul tetto mi rilassa e l’aria è nettamente più pulita; ma è anche vero che per il mio hobby la pioggia non è troppo proficua.
Secondo me è proprio il clima ad essere cambiato; non c’è giorno, ahimé, in cui non piova o ci sia vento. Sembra incredibile ma è così! Quando non piove si alza quasi sempre il vento e soprattutto per la macro, su cui vorrei ricominciare a cimentarmi come si deve, è deleterio.

Fortunatamente tra una giornata di pioggia e l’altra, sabato scorso con Paolo siamo riusciti a fare un’uscita anche se non particolarmente fortunata. Si allunga la lista delle specie da me osservate (balia nera, capinera, piro piro piccolo e un altro uccellino non meglio identificabile), ma fotograficamente parlando i risultati sono stati abbastanza deludenti.
Forse sono io che sto diventando abbastanza esigente, però mi piacerebbe andare un po’… oltre, riuscire a riprendere qualche soggetto particolare od ottenere foto “perfette” (utopia! 🙂 ) di quelli “soliti”.


N.B.: l’uccelletto è un crop, il bruco è un po’ così cosà; si salvano le rane, mentre… Paolo è Paolo 😆

La checklist si allunga

La mia personale lista di avvistamenti comincia ad allungarsi ed è sempre più ricca di sorprese! Domenica scorsa, in compagnia di Stefano, abbiamo fatto l’ennesima uscita fotografica al biotopo del Valsura che dal punto di vista fotografico non è stata un granché, ma dal punto di vista ornitologico era invece alquanto interessante!
Per la prima volta, infatti, ho avuto la possibilità di osservare non uno, bensì una coppia di aironi rossi, più piccoli degli aironi a cui sono abiutato, ma molto molto belli. E le sorprese non erano finite perché si è fatto nuovamente vedere anche l’airone bianco maggiore, oltre a diversi cormorani e aironi cinerini.


Le occasioni fotografiche, come detto, non sono state delle migliori; quelli che vedete qui sopra, infatti, sono per lo più dei crop delle immagini originali e pertanto lontane dal poter essere considerate belle foto.
In compenso, delusi per la mattinata non particolarmente proficua, io e Stefano abbiamo fatto un giro e tra l’erba e le ortiche (ahia!) abbiamo notato una marea di bruchi neri e parecchi coleotteri curculionidi; io non avevo dietro l’obiettivo macro, ma quando siamo andati via sono tornato a casa, ho preso l’attrezzatura e sono tornato lì per qualche altro scatto. In un’oretta non ho fatto molto, causa anche il vento, ma di una delle immagini scattate sono parecchio soddisfatto…

Accoppiamento tra curculionidi (Phyllobius piri)

Con questa immagine provo anche a partecipare al concorso “L’incarico” organizzato da Canon Italia… dubito di arrivare ad essere selezionato, ma non si sa mai!
Si tratta di una coppia di Phyllobius (probabilmente Phyllobius piri, secondo gli esperti del forum di Natura Mediterraneo) che si stava allegramente facendo i propri comodi su una sorta di spiga! :asd:

Domani mattina si fa il bis con Paolo… vedremo cosa avrò la possibilità di riprendere. Mal che vada, i bruchi meritano un po’ d’attenzione in più!

I piccoli sono i migliori

Sono ormai alcuni weekend che in compagnia di Paolo e Stefano stiamo cercando il modo migliore per fotografare gli aironi, ma purtroppo non ne abbiamo ancora avuto l’occasione. In compenso le nostre uscite fotografiche continuano a riservare sorprese.

Martedì mattina, mio unico giorno di ferie per Pasqua (sigh), io e Stefano ci siamo recati nuovamente al biotopo del Delta del Valsura e la sorte con gli aironi è stata sempre la stessa. Ma forse stavamo partendo da un presupposto sbagliato; chi ha detto, infatti, che sono meglio gli aironi di altri piccoli abitanti del canneto?
Dopo un paio d’ore di attesa nel capanno, dunque, abbiamo deciso di spostarci e di provare a fare qualche bello scatto nei pressi dello stagno dove sabato ho fotografato il luì piccolo (Phylloscopus collybita). Ed i risultati non han tardato ad arrivare.
Sdraiati a terra, con la massima discrezione, abbiamo osservato i movimenti del mestolone (Anas clypeata) che nuotava tranquillo a circa 20 metri da noi. Poi si è spostato verso il centro del canneto, avvicinandosi alla nostra posizione; ed al momento opportuno ho avuto la possibilità di fare qualche scatto tra cui quello che segue.

Mestolone

La mattinata era già stata molto interessante fino a quel momento, anche se i risultati dal punto di vista fotografico non si erano ancora visti. In particolare l’evento più emozionante è stato vedere un bellissimo maschio di falco di palude (Circus aeruginosus) passarci a poco meno di 10 metri di distanza… è la prima volta che mi capita di osservarlo e va anche lui ad aggiungersi alla mia personale checklist! 🙂

A Stefano purtroppo con il mestolone non è andata altrettanto bene; in compenso ci siamo divertiti moltissimo con i luì piccoli. C’è da dire che anche loro non stanno mai fermi ed inquadrarli bene non è semplice, ma con un po’ di pazienza i risultati arrivano!! Nella galleria “Avifauna” ho inserito un’immagine che senza dubbio è una delle migliori che ho scattato negli ultimi tempi, anche perché è stata meditata e cercata per oltre un’ora e 200 scatti.
A breve, come dicevo sopra, molte di queste foto finiranno nelle gallerie di GegeOnLine. Ma il sabato potrebbe riservare ulteriori sorprese… speriamo!!

E’ arrivata la primavera

Uscita interessante questa mattina al solito Valsura, anche se sarò molto telegrafico, lasciando invece parlare le immagini. L’obiettivo sarebbero stati nuovamente gli aironi, che però oggi hanno eletto a posatoio l’albero sbagliato. In compenso le osservazioni sono state molto interessanti; oltre a folaghe, germani, pettirossi, tordi e l’immancabile scricciolo, queste sono le specie più interessanti: 8-10 aironi cinerini, un mestolone, un saltimpalo ed un cormorano che con tutta probabilità apparteneva alla sottospecie Phalacrocorax carbo sinensis. Ecco qui le immagini…


Le immagini sono tutte ritagli, ma hanno scopo più che altro documentativo.
Qualche scatto decisamente interessante invece l’ho fatto al vero protagonista della mattinata, il luì piccolo, di cui abbiamo praticamente subito una vera e propria invasione! 🙂

Luì piccolo (Phylloscopus collybita)

E dato che il tempo a disposizione era parecchio, in attesa che si avvicinassero gli aironi, abbiamo anche sistemato meglio il capanno

…e la ripresa (?)

Oddio, avrei sperato in qualcosa di meglio, ma è comunque meglio di niente. Sto parlando dell’uscita di questa mattina in compagnia di Stefano, sfruttando il capanno che avevamo preparato con Paolo la settimana scorsa…

Speravamo di riuscire a fotografare gli aironi ed in particolare l’airone bianco maggiore che da qualche settimana sta frequentando il biotopo del Valsura. Quest’ultimo però si è poggiato proprio dalla parte opposta del lago, troppo distante per ottenere qualcosa di buono. In compenso ci siamo divertiti con qualche piccolo uccelletto che gironzolava intorno al capanno ed io in particolare con uno scricciolo (Troglodytes troglodytes) che s’è presentato a meno di 1 metro dalla mia posizione.


Interessante da vedere, anche se un po’ crudele, le diverse “spiumate” (vedi foto 4) ad opera di predatori. Tra i tanti mucchietti di penne e piume, anche quelle di una ghiandaia di cui ho raccolto una penna per ricordo.

A scopo di diario, ecco cosa ho visto oggi: airone cinerino, airone bianco maggiore, tuffetti (2 coppie), folaga, oca selvatica, germani, cinciallegre, cinciarelle, pettirosso, scricciolo, codibugnoli e alcuni rapaci non meglio identificati.

La delusione…

…è stata sicuramente quella dello scorso weekend. Una doppia delusione; la prima sabato, quando alzandomi per andare a far un po’ di foto con il capanno piazzato il giorno prima ho visto che in realtà stava piovendo, mentre la seconda è stata domenica.

Breve antefatto. Da ormai qualche mese, al lago di Caldonazzo in Valsugana, a pochi km da Trento, sosta una bellissima e simpaticissima anatra tuffatrice proveniente dal nord Europa: una moretta codona (Clangula hyemalis). Diventata ormai famosa anche grazie ai telegiornali, non solo locali, in queste ultime settimane l’anatra è stata fotografata da decine di appassionati provenienti da tutta Italia. Poteva mancare nel mio archivio? Assolutamente no!
E allora ecco che domenica pomeriggio con mia moglie ci siamo diretti alla volta del Lago di Caldonazzo dove ho potuto fotografare la simpatica anatra. Ma… ci sta un MA! Infatti una serie di sfortunati eventi e la mia foga mi hanno impedito di portare a casa immagini di cui essere soddisfatto. In primo luogo il Viamichelin… provate a cercare il Lago di Caldonazzo e vedete cosa vi indica! Insomma… ho sbagliato strada, così ho perso una mezzoretta e nel frattempo il sole era appena sceso dietro la montagna. E poi, nella foga di scattare, mi son dimenticato che il flash era sottoesposto di 2/3 di stop, così gran parte delle fotografie son venute scure, azzurrognole e “piatte”.


Apparentemente potrebbero anche sembrare dignitose, ma soprattutto viste in grande non mi soddisfano molto (tranne forse il cigno). Anche perché rimuovere la dominante azzurra con il bilanciamento del bianco in postproduzione non è la stessa cosa.

Avrei voglia di tornarci, ma… son pur sempre 200km per vedere una papera! :sisi:

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