politica e società

SONO UN COGLIONE!

Penso di non essermi mai documentato così tanto come quest’anno sul tema politico, anche se di base sono uno dei tantissimi italiani che da tempo hanno perso la fiducia nella classe politica, interessata più alla poltrona piuttosto che ai problemi dei cittadini. Ho visitato i siti Internet dei vari partiti (sia di destra che di sinistra), ho seguito con interesse tutti i dibattiti in TV che mi è stato possibile seguire (sulla Rai e sulle reti Mediaset), ho passato parecchio tempo a leggere le notizie ANSA e perfino letto i programmi politici dei due principali schieramenti (di quello dell’Unione ho letto i punti principali data la lunghezza).
Come ho già scritto qualche post fa, so per certo che non voterò per Berlusconi né per alcun partito della coalizione di centrodestra che consenta al Cavaliere di tornare a fare il premier, il capo del governo. Ed ho anche deciso che ANDRO’ a votare perché, nonostante Prodi non sia particolarmente convincente, il programma dell’Unione e le intenzioni degli alleati (in particolare Verdi e DS) mi lascia sperare in una politica diversa o comunque migliore rispetto a quella degli ultimi 5 anni.
Quindi? Quindi, secondo l’appellativo del Berlusca nazionale…

…SONO UN COGLIONE!

berluscacoglioniEh, già… perché questa è l’opinione che il cavaliere ha per gli italiani che voteranno la sinistra. Per essere precisi, Berlusconi si è detto sicuro di vincere le elezioni, aggiungendo: «Ho troppa stima degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che voteranno contro i propri interessi». Peccato che la sua ennesima uscita, fresca fresca di giornata, abbia fatto incaxxare mezza Italia oltre a farci fare l’ennesima figura di m…. in Europa. Sentendo il TG (e non parlo del TG3) un po’ tutte le principali agenzie, dalla Francia all’Inghilterra e via dicendo, non riescono a capire come l’attuale capo del governo abbia potuto esprimersi in questo modo.
Ebbene sì… sono un coglione e il 9 aprile andrò a votare scegliendo la sinistra!

Approfondimento: cliccate qui per vedere il video incriminato (dal sito di Repubblica Multimedia) oppure qui per leggere il blog che nel giro di pochissime ore è stato visitato e commentato da migliaia di persone.

Mi spiace, ma non resisto…

Mi ero ripromesso di tacere sulle questioni politiche, salvo che per il discorso sul nucleare che tutto sommato va quasi aldilà del discorso politico in sé. Ma non ce la faccio proprio a non dire nulla riguardo la campagna elettorale, i programmi ed alcune delle porcate che qualcuno sta facendo…
Non so ancora con precisione CHI e SE andrò a votare; quello che è certo è che Berlusconi non avrà il mio voto. Da entrambi le parti ci sono aspetti alquanto discutibili e che lasciano delle perplessità (senza contare quel che è successo con la finanziaria 2006 per la quale il mio lavoro è tuttora a rischio), ma rimanendo nel campo dell’ambiente la destra in 5 anni ha combinato dei veri e propri disastri! E le prospettive per la futura legislatura, se dovesse essere riconfermato il Governo, non sono affatto incoraggianti. Qualcuno potrà anche pensare che l’ambiente, rispetto ai problemi del nostro Paese, è un aspetto marginale. Ma è altrettanto vero che noi qui ci dobbiamo VIVERE e che, di fatto, alterando gli equilibri ambientali chi ci rimette siamo comunque noi… o lo saranno i nostri figli che non potranno godere di quei privilegi che, continuando su questa strada, andranno sempre più dispersi.
Perché sono così pessimista? Beh… faccio prima a fare un elenco!

  1. In questi giorni, apprendo la notizia dal sito di Alleanza Nazionale (a dispetto di tutto mi sto documentando… nel rispetto della par condicio) è stato firmato il contratto per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Su questo penso abbiano ragione i Verdi a dire che «si tratta di una grave forzatura pre-elettorale, un regalo ad Impregilo a danno dei contribuenti alla vigilia delle elezioni politiche». Non potrebbero starsene fermi, ora che le Camere sono sciolte, ed attendere di essere confermati per dare il via a opere di questa portata? Hanno forse paura di perdere le elezioni e vogliono quindi fare tutto quello che possono finché possono?

  2. Di un paio di settimane fa, invece, è la notizia che il Presidente Ciampi non ha firmato la ormai tristemente famosa legge delega sull’ambiente, votata alla Camera nel novembre 2004 ed approvata dal Governo nel gennaio di quest’anno. Ad appellarsi al Presidente della Repubblica erano state anche le associazioni ambientaliste (oltre alle forze politiche di centro sinistra) con una lettera a più mani sottoscritta poi da tutti (WWF, Legambiente, Lipu, ecc.). Anche in questo caso, nonostante si sia vicinissimi alle elezioni, il Governo ha voluto forzare la mano.
    Tra parentesi: secondo un mio collega, militante in Forza Giovani, Alleanza Nazionale è legata all’associazione ambientalista “Fare verde”. Guarda caso, però, anche tale associazione è tra le firmatarie della lettera inviata al Presidente Ciampi…

  3. Tristemente nota è anche l’enorme raffica di condoni fatti da questo governo. Prendendo per buone le cifre riportate sul sito dei Verdi, si parla di 40 milioni di metri cubi sanati!! E purtroppo si sa che il modo peggiore per contrastare l’abusivismo (edilizio e non) è consentire a chi è dalla parte del torto di mettersi in regola pagando una piccola penale. Ecco quindi che chi ha costruito opere edili in luoghi protetti da vincoli ambientali viene incentivato a farlo di nuovo… tanto poi c’è il condono!

  4. Una delle prime (se non ricordo male) leggi fatte dal governo Berlusconi è stata quella a favore della caccia all’interno dei parchi naturali che, peraltro, sono già stati penalizzati da una diminuzione delle risorse economiche, come accaduto del resto ad altri settori come la Giustizia.

  5. Il protocollo di Kyoto è stato bellamente ignorato, sulla linea degli Stati Uniti a cui troppo spesso il governo Berlusconi fa riferimento (siamo in Europa o in America??). Le emissioni di gas che causano l’effetto serra sono aumentate del 12% anziché diminuire; l’unica giustificazione che il Ministro Matteoli ha saputo dare è che questo aumento è lecito nel rispetto delle quote previste dal protocollo. Ma che cavolo di discorso è??

  6. In generale questo governo non ha fatto alcun tipo di politica ambientale. Il Ministero presieduto da Matteoli ha subito tagli per qualcosa come 230 milioni di Euro. Perché? Perché alla destra dell’ambiente non gliene frega niente! Ecco perché! Basti vedere, ad esempio sul sito di Forza Italia, il programma politico della CdL che non contempla per nulla l’argomento (se non in merito al problema energetico e per il quale si propone il ritorno al nucleare). E se anche si va sul sito di Alleanza Nazionale, alla voce “Consulta per l’ambiente” si trova un bel «Quest’area del sito è in aggiornamento».

Probabilmente di cose da dire ce ne sarebbero altre. Molte altre. Potrei parlare di Moratti, potrei parlare di Euro ed inflazione, potrei parlare di Legge Biagi e lavoro precario. Ma mi voglio fermare qui… ho già sforato anche troppo rispetto a quanto mi ero ripromesso quando ho aperto il blog. E come si dice in questi casi… agli elettori l’ardua sentenza!

SONDAGGIO SUL NUCLEARE!

So che le persone che leggono questo blog non sono molte, ma per quelli che lo leggono o per coloro che ci finiranno casualmente voglio proporre per qualche settimana un sondaggio sul nucleare in Italia (potete votare esprimendo la vostra preferenza qui a destra).

Sono passate diverse settimane ormai dall’inizio della campagna elettorale e anche se la questione – rispetto ad altri grandi temi come le tasse, la giustizia, la guerra e le grandi opere – è passata un po’ inosservata, alcuni dei dibattiti politici che ci sono stati riguardavano anche questo tema: il nucleare. Gli ultimi che ne hanno parlato, tra quelli che ho seguito, sono stati i ministri Scajola (Attività produttive) e Tremonti (Economia); prima di loro a sostenere la riapertura delle centrali nucleari c’erano anche il Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, supportato e difeso a spada tratta da Alessandro Cecchi Paone in una puntata di Porta a Porta. Contro il nucleare, o almeno contro quello che vede l’utilizzo di uranio, c’è chiaramente il centrosinistra, in primo luogo con i Verdi di Pecoraro Scanio che proprio ieri sera ha affrontato questo tema in un confronto con Scajola su RaiTre.


LE MOTIVAZIONI

Brevemente, ripensando a ciò che finora è stato detto, vi riporto qui le motivazioni che i “politicanti” hanno dato a supporto delle loro idee…

Centrodestra: l’Italia è un paese con un avanzato stato di sviluppo che per funzionare necessita di notevoli quantità di energia. E’ cosa recente la crisi energetica dovuta alla mancata fornitura di gas metano dalla Russia che non deve quindi essere la nostra unica risorsa. Bisogna avere più fonti di energia, tra cui appunto quella fornita dal nucleare, per non dipendere interamente o quasi dall’estero. Il nucleare è un’energia sicura che viene utilizzata in paesi come la Francia e gli Stati Uniti ed è l’unica possibilità per avere un’energia ‘pulita’ che non inquini quanto i normali combustibili (petrolio, carbone, ecc.).

Centrosinistra: l’energia nucleare prodotta dalla fissione nucleare dell’uranio è estremamente pericolosa, sia per le conseguenze che potrebbero esserci in caso di incidente (vedi Chernobyl), sia per lo smaltimento delle scorie che – va ricordato – impiegano migliaia di anni per diventare innocue. Il futuro è nella ricerca e nello sviluppo delle fonti alternative (energia geotermica, solare, ecc.) così come di un piano energetico per ridurre i consumi che, allo stato attuale, in Italia sono molto elevati. A titolo d’esempio s’è citato proprio l’Alto Adige (da cui vi scrivo) dove, rispetto al resto d’Italia, pare si consumi 1/4 dell’energia.

E voi a riguardo cosa ne pensate? Sareste favorevoli alla riapertura delle centrali? Partecipate al sondaggio!!

Matteoli, Cecchi Paone, Kyoto, Caterina e il nucleare…

Ero a letto, stavo guardando “Scary Movie”, ma non ho potuto fare a meno di fare zapping per seguire il dibattito di Matrix su Canale 5 (la trasmissione di Mentana) nel quale erano contrapposti il Ministro per l’Ambiente Altero Matteoli, coadiuvato da Alessandro Cecchi Paone, ed il Verde Pecoraro Scanio con un rappresentante dell’ENEA. Ancora una volta rimango profondamente deluso dalle parole di chi ci governa… ancora una volta non comprendo come un Ministro per l’Ambiente possa negare l’utilità di un protocollo che certo non è la soluzione definitiva ai problemi ambientali del pianeta, ma certo è un primo passo.
Non riesco a capire come sia possibile che, alla luce di oltre 1000 morti per l’uragano Caterina, una persona come Cecchi Paone possa negare l’evidenza e dire che dagli inizi del ‘900 (quando un uragano ha causato 250 morti) le “difese” siano migliorate, facendo riferimento ad un libro pubblicato prima degli ultimi avvenimenti. Non parliamo poi dell’uscita del meteorologo Giuliacci che, con l’approvazione di Cecchi Paone e Matteoli, decantava le lodi dell’energia nucleare, vista come unica soluzione alla continua richiesta di risorse energetiche.
Odio la politica, anche se fa parte della nostra società (ed è giusto che ci sia), perché non sarà mai possibile essere rappresentati da qualcuno che faccia realmente i nostri interessi… Non voglio parlarne, quindi, ma certo sotto il profilo ambientale in questo momento siamo messi davvero male! 🙁
Io penso, e ne sono convinto, che ogni piccolo passo serva a migliorare la vita nostra e soprattutto delle generazioni future. Ma da qualche parte bisogna pure iniziare. Invece ancora una volta devo dire: che schifo!

Alè… adesso è il turno delle marmotte!

Che palle… sono stufo di sentire notizie del genere, eppure la cosa continua a ripetersi. Solo poche settimane fa mi sono incazzato, mandando lettere a destra e a manca, perché la Provincia voleva abbattere dei giovani aironi, colpevoli di cibarsi delle trote di un allevamento provinciale. E manco a dirlo, ancora una volta la nostra Provincia non si smentisce… un’altra ordinanza del presidente Luis Durnwalder, impugnata dal WWF al Tar ma poi resa esecutiva, decreta l’abbattimento di 3200 marmotte (o erano 2300… vabbè comunque tante!). Il motivo? Perché… mi fa quasi schifo a dirlo… i contadini si lamentano dei buchi che le marmotte scavano, rovinando prati e pascoli!!! MA SIAMO MATTI?!?!
Non riesco a capire che cavolo abbiano in testa i nostri politici… Si spara sempre, in ogni caso e senza guardare ai vincoli di protezione (le marmotte NON SONO CACCIABILI). Solo che altrove a farlo sono i bracconieri… in Alto Adige tutto questo è legale perché consentito dalle ordinanze di una Provincia dal grilletto facile, ordinanze che servono ad accontentare un certo tipo di elettorato ma che sono a dir poco vergognose! Del resto cosa ci si può aspettare da un presidente provinciale che pratica l’attività venatoria ed è, allo stesso tempo, a capo dell’ufficio caccia e pesca???
MADONNA CHE SCHIFO!!!

Orsi, aironi, cigni… BANG!!!

Giusto alcuni giorni fa parlavo con uno dei pochi “forestali” (intesi come Corpo Forestale dello Stato) dell’Alto Adige (gli altri fanno parte del servizio forestale della Provincia) e stavamo notando come sia profondamente diverso l’approccio della popolazione locale rispetto a quella d’oltreconfine. Argomento della discussione era l’orso bruno, facente parte del gruppo liberato in Trentino, che, attraversato il Parco dello Stelvio, si è ora diretto nelle foreste svizzere. Base della discussione era il diverso rapporto con gli animali e, in generale, con la natura qui in Alto Adige rispetto a quanto avviene in Svizzera ma anche in altri luoghi d’Italia.
Chi abita in provincia di Bolzano sicuramente ha appreso dai media locali quanto sia stato oggetto di attenzione (in negativo, purtroppo) l’orso che si aggirava per i boschi della Val d’Adige e della Val d’Ultimo; sicuramente conoscerà anche la polemica che proprio in queste settimane ha per oggetto gli aironi di Lazago, a Merano. E sicuramente saprà quel che è successo a suo tempo con i cigni del Lago di Caldaro che, a detta dell’amministrazione, sporcavano l’acqua e infastidivano i turisti!
Ebbene, l’intolleranza non si ferma qui. L’intolleranza è purtroppo estremamente radicata tra i contadini e riguarda anche gli animali che vivono normalmente nei boschi; alcuni anni fa a Glorenza si è tenuto un incontro, organizzato dal «Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol» (Federazione Protezionisti Sudtirolesi) per definire le esigenze delle tre amministrazioni provinciali (Bolzano, Trento e Sondrio) coinvolte nella gestione del Parco Nazionale dello Stelvio. E se per le altre due il Parco è fonte di reddito in quanto località turistica, si è evidenziato il disagio dei contadini secondo cui gli animali arrecano gravi danni alle colture.

Nessuno mette in dubbio i disagi che possono arrecare, ma è anche vero che la soluzione non può essere sempre e soltanto quella di «abbattere il nocivo», come accadeva un tempo quando azioni di questo tipo erano sopravvivenza. Al giorno d’oggi, fortunatamente, c’è più ricchezza ed ampio supporto da parte delle amministrazioni che elargiscono indennizzi a chi ha subito perdite a causa di animali selvatici. Ma la cosa grave è che questa linea del “abbatti il nocivo” è la stessa Provincia a promuoverla e l’ha dimostrato in più occasioni. Motivo? La politica, senza dubbio. Cacciatori e contadini sono un elettorato fin troppo importante. E quando non sono queste due categorie, in seconda battuta arrivano gli albergatori.
Insomma… in Alto Adige si guarda sempre agli interessi economici dimenticando altri aspetti importanti, andando contro corrente rispetto a moltissime altre realtà.
Che amarezza! 🙁

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