varie ed eventuali

Un mondo in miniatura

Un mondo in miniatura” sarà il titolo della proiezione che presenterò alla seconda edizione del Digital slide show del Fotoclub Immagine, che si terrà a maggio, e di cui proprio pochi minuti fa ho definitivamente concluso il montaggio (dopo decine di piccoli cambiamenti apportati).

Come il titolo lascia intendere, si tratta di una sequenza di immagini close-up e macro di fiori ed insetti.
Lo scopo sarà quello di mostrare al pubblico alcuni piccoli esseri viventi visti con un occhio diverso. E lo dico con cognizione di causa: non ho mai amato particolarmente gli insetti e verso alcuni avevo il classico senso di repulsione che molti hanno (specie verso i ragni), ma osservandoli attraverso l’obiettivo della fotocamera ho imparato ad apprezzarne la complessità, soprattutto dal punto di vista comportamentale (avete mai provato ad osservare una mosca che si pulisce le ali? Fa tenerezza!). Quello degli insetti e di ciò che ruota loro attorno è un mondo affascinante.
Anche i fiori, visti da vicino, spesso nascondono sorprese. In genere siamo portati a guardare il fiore nel suo insieme, ma se ci avviciniamo ad esso anche a occhio nudo possiamo distinguere forme incredibili create dalla Natura.

Beh… l’appuntamento è per maggio alla solita Sala Civica di Merano! 😉

M. Plonsky

Ci sono volte che vedo immagini macro di insetti davvero stupefacenti, nonostante mi senta abbastanza soddisfatto dei risultati che ho raggiunto da marzo fino ad oggi. Prima per me la fotografia macro era quasi una sconosciuta, ma con un po’ di uscite sul campo c’ho tirato fuori cose decenti.
Certo che a vedere fotografie come quelle di M. Plonksy si rimane a dir poco basiti.
Vi dò il link del suo sito: http://www.mplonsky.com/photo/

Già dall’immagine che apre il sito si ha subito un’idea di cosa si può trovare all’interno: un sacco di fotografie davvero notevoli e non solo nel campo della macrofotografia.
Per certi versi alcune immagini non mi convincono, dato che la cosiddetta post produzione la tollero fino ad un certo punto, specie nella fotografia naturalistica; ma ce ne sono altre che mi fanno letteralmente cadere la mascella!

Beh… domani mattina, tempo permettendo (le previsioni danno pioggia in giornata, ma la mattina dovrebbe reggere), probabilmente andrò a fare qualche scatto. Ho ancora il conto in sospeso con gli scoiattoli, ma oggi ho visto dei coleotteri molto carini striati che infestavano una zona poco fuori dalla città… e potrebbero di certo essere una valida alternativa. Vedremo.
Come si dice in questi casi… rimanete sintonizzati!

Cambiare lavoro…

Oh, lo farei sì! Non che il lavoro che faccio adesso non mi piaccia… anzi, sto sperando che si risolva finalmente la questione del contratto perché mi piacerebbe poter proseguire in un ambiente che conosco, che ho contribuito a sviluppare e dove bene o male ho una certa posizione. Ci sono però momenti in cui penso che questo non sia il lavoro per me e vorrei cambiare.

Pentimenti ne ho tanti. E un po’ di sfiga… beh, quella ci vede sempre bene. Avevo infatti pensato di fare l’insegnante di sostegno che come lavoro sarebbe stato ben più appagante; avevo anche passato i test di ingresso per un corso di 2 anni all’Università di Bolzano, ma poi sono stato scartato perché non avevo tutti i requisiti richiesti: mi mancavano 3 mesi di insegnamento, ma doveva essere una commissione a valutare la mia documentazione sostituiva, non la segreteria…
Ora se ripenso a quello che avrei potuto, che avrei DOVUTO fare, mi sento stupido a non essermi iscritto a qualche facoltà universitaria come Scienze forestali o Scienze naturali. Non l’ho fatto perché alle superiori ho perso 2 anni (una volta perché ho cambiato scuola, una volta per l’incidente che ho avuto nel 1998) ed arrivato a 20 anni pensavo fosse il momento di cominciare a lavorare per costruire il futuro insieme a Jenny… Forse è stata una scelta giusta, ma forse ora sarei più soddisfatto della mia vita.

Cosa mi piacerebbe fare? Di preciso non lo so. Lavorare all’aria aperta e non sempre davanti ad un computer. Lavorare insieme agli animali oppure per valorizzare l’ambiente. Come non lo so…
Ci sono una marea di “professioni” che vengono svolte a titolo di volontariato. Sarebbe bello se quello che si fa per volontariato potesse diventare un lavoro. C’è un canile a Naturno che si trova in grosse difficoltà; c’era un articolo ieri sul giornale dove si parlava di 280.000 Euro di debiti. In questo canile ci lavorano 2 dipendenti aiutati da 8 volontari. Non mi dispiacerebbe fare del volontariato in tal senso, tanto che l’annuncio per la ricerca di volontari è qui sulla mia scrivania da un paio di settimane… sto pensando se telefonare o no. Sarebbe volontariato, ma di certo appagante. Se potesse essere un lavoro lo farei subito!
Non so proprio… potrei scrivere una lettera a tutti i veterinari di zona per sapere se hanno bisogno di personale, potrei scrivere… boh… a chi cavolo potrei scrivere? Quali sono le professioni utili? Tutto ciò che riguarda l’ambiente è gestito a livello di Provincia Autonoma di Bolzano. Ergo senza patentino di bilinguismo (che non ho) non faccio niente. Alternative??
Sigh…

Giorgio all’opera…

Un grazie a Yubi per la dedica di questa immagine, che ricalca benissimo le frustrazioni del birdwatcher e/o fotografo naturalista: ore ed ore in un capanno in attesa che qualcosa passi davanti all’obiettivo, mentre tutt’intorno la fauna locale sembra prendersi prende gioco di te!

L'illustrazione è di Alexis Nouilhat, cui appartengono i diritti d'autore.

P.S.: mi ricorda soprattutto i racconti di Paolo sull’upupa e sul martin pescatore! 😆

La mia attrezzatura fotografica

Un paio di settimane fa qualcuno mi ha chiesto con che macchina sono fatte le fotografie che ho pubblicato sul blog. Approfitto di quest’attimo di calma sul lavoro per rispondere alla domanda (tanto per il momento nuove foto non ne ho, dato che la fotocamera è ancora a Padova per la pulizia, e in questi giorni sono stato piuttosto indaffarato); ecco quindi l’elenco della mia attrezzatura fotografica (equivalente ad un polmone, visto quanto c’ho speso negli anni…)

Corpo macchina: Canon EOS 20D

Obiettivi:
– Canon EF 100mm f/2.8 Macro
– Canon EF 70-300mm f/4-5.6 IS USM
– Tokina AT-X 12-24mm f/4
– Sigma AF 28-70mm f/2.8 EX
– Sigma AF 400mm f/5.6 Macro

Flash: Canon Speedlite 220EX (che conto di cambiare prossimamente)

Cavalletto: Manfrotto 190-B con testa a sfera Manfrotto 486RC

Accessori vari:
– pulsante di scatto flessibile compatibile
– 2 schede compact flash SanDisk Extreme III da 1 e 2 GB
– filtri UV montati su tutti gli obiettivi come protezione
– zaino fotografico Lowepro

Sticazzi? Beh, tutto sommato avete anche ragione. Ma dato che qualcuno chiedeva e che comunque non so cosa scrivere… almeno non perdo il ritmo! 😉

Bicicletta

ktmIn mancanza della macchina fotografica, e approfittando del fatto che Jenny si è da poco comprata la bici nuova, anch’io in questi giorni ho riesumato la mia mountain bike dalla cantina dove è rimasta a impolverarsi dallo scorso anno. Se penso quanto m’è costata (750 Euro) dovrei mettermi una mano sul cuore e ripromettermi di usarla di più. Vabbè… per adesso ho fatto giusto qualche km per riprendere un po’ il ritmo… anche se mi sa tanto che dovrò darmi da fare visto che già così a momenti morivo! :embarace:

No, ma il brutto è che non è il fiato a mancarmi… e nemmeno le gambe. E’ proprio una questione di allenamento del cuore. Mi ricordo i tempi della palestra dove dovevo mantenere i battiti sui 130 al minuto… in questi due giorni che ho fatto qualche giretto in bici credo di aver avuto i battiti a 180! E pensare che un tempo mi facevo il giro dei castelli qui intorno… che non stanno propriamente in pianura.
Domani si ricomincia a lavorare, quindi fino al prossimo weekend non se ne parla… ho tutto il tempo per ripigliarmi! Hmmm… ammazza però che sega che sono!!! 😆

Niente bis :-(

Questa notte è piovuto… adesso non piove più, ma il capanno (che è fatto con una specie di telo di stoffa pesante) dev’essere imbevuto d’acqua e il terreno bagnato. E’ rimandato tutto al prossimo weekend. In compenso mi son fatto una bella dormita fino alle 11! :suspect:

Mi sono iscritto alla LIPU!

bannerlipuInterrompo per un attimo il silenzio che m’ero quasi imposto fino al fine settimana per annunciare che ho appena fatto il bonifico per iscrivermi alla LIPU. Era già da tempo che ci pensavo, anche se nei confronti di questa associazione ho avuto un po’ di pregiudizi dopo che alcuni iscritti han criticato l’attività del Centro Recupero Avifauna Castel Tirolo (centro sostenuto dal WWF e per il quale anni fa avevo fatto il sito Internet) a causa dell’impiego di tecniche da falconiere per le dimostrazioni di volo. Da un certo punto di vista avrebbero anche ragione, se non fosse che comunque questa attività ha scopo educativo e serve a finanziare il centro…

Niente… dicevo… ero un po’ prevenuto a causa di quello che, per una circostanza particolare, consideravo un po’ un “estremismo”. Ma allo stesso tempo riconosco il valore dell’attività di queste associazioni (non escludo di iscrivermi anche alla LAV, per completare l’opera) e, seppur con un contributo minimo, trovo giusto dare il mio sostegno a favore di chi si impegna per la salvaguardia non solo dell’avifauna ma, più in generale, della biodiversità.

E nel frattempo spero che chi ha deciso di seguirmi in questa avventura del blog, in particolare nella mia (amatorialissima) attività fotografica, abbia avuto qualcosa anche dalle immagini che ho pubblicato. Dopotutto il rispetto per l’ambiente avviene attraverso la conoscenza della natura stessa, no?!  😉

Addio al Signore del volo :-(

Angelo D'ArrigoNon so se Angelo D’Arrigo si facesse chiamare così, ma credo che questo titolo se lo meritasse tutto. Ho visto su di lui un lungo servizio, qualche mese fa, in cui venivano mostrate le sue imprese in deltaplano; imprese estreme come traversate internazionali e voli al di sopra della cima dell’Everest o della cordigliera delle Ande. Ma non è tanto questo suo aspetto che mi ha affascinato, quanto il fatto che avesse un rapporto privilegiato con la natura ed in particolare con gli uccelli: da loro ha appreso le tecniche del volo e per loro ha avviato dei progetti. In particolare, riporto dal sito del TgCom, «quattro anni fa si alzò il volo con il suo deltaplano dal Circolo Polare Artico e, seguito da uno stormo di gru siberiane, insegnò loro la rotta migratoria che le portò lungo 5.500 chilometri fino in Medio Oriente, sopra l’Iran. Le uova di quelle gru si erano schiuse sotto le ali del suo deltaplano e lui aveva dato da mangiare ai piccoli pulcini con un ‘becco’ artificiale».
Se volete saperne di più il suo sito è www.angelodarrigo.com.

Di poco fa, purtroppo, la notizia della sua morte. Non posso dire di essermi interessato molto sue imprese, salvo aver seguito i servizi in tv e letto un articolo su Airone (se non ricordo male). Ma dispiace comunque che una persona ricca spiritualmente, come penso sia stato D’Arrigo, abbia perso la vita per un “banale” incidente con un aereo da turismo durante una dimostrazione…

Voglia di Irlanda…

Cartina IrlandaC’è poco da fare… prima o poi la voglia di fare un viaggio in Irlanda torna. E’ già qualche anno che stiamo pensando di andarci e come andarci, ma finora è sempre rimasto solo un sogno.
In questi giorni, armato di Autoroute, guide su web ed altre fonti di ogni genere sto cercando di capire se il prossimo anno potrebbe essere la volta buona… l’obiettivo sarebbe un bel giro di tutta l’isola (a parte l’Irlanda del Nord) partendo dall’Italia in camper (da prendere a noleggio).
E chissà… potrebbe anche nascere su GegeOnLine una nuova sezione dedicata ai viaggi!

Beh, se qualcuno ha qualche consiglio da darmi sono più che contento di sentirlo (usate i commenti o scrivetemi via mail). Certo di qui al prossimo anno di tempo ne passa, ma molti dicono che viaggi del genere vanno preparati con largo anticipo… beh, penso sia abbastanza! 🙂

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