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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Un falco robot per la sicurezza negli aereoporti
Da Repubblica.it (16.06.2010):
«Sono passati 17 mesi da quando un uccello finito nel motore costrinse un volo della Us Airways a uno spettacolare atterraggio d’emergenza nel fiume Hudson, a Manhattan. Da allora, gli investimenti per evitare che i volatili imperversino sulle piste degli aeroporti sono aumentati a dismisura, e gli scienziati propongono soluzioni tecnologiche sempre nuove. Una delle più affascinanti è quella ideata dall’ornitologo olandese Robert Musters: un falco robot che, con il suo aspetto e i suoi volteggi, spaventa gli altri pennuti tenendoli lontani dagli aerei. “Se il falco di Musters fosse stato adottato un anno fa”, scrive oggi il Wall Street Journal, “Chesley Sullenberger (il pilota dell’aereo finito nell’Hudson) non sarebbe un eroe”».
Certo una soluzione come questa sarebbe utile per due motivi: eviterebbe l’impiego della falconeria negli aereoporti, riducendo quindi anche le spese di gestione. E’ proprio il caso di dirlo… se funziona si prenderebbero due piccioni con una fava!