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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Viaggio in Scozia – giorno 7
Probabilmente quella di oggi è stata e resterà la tappa più bella dell’intero viaggio, un po’ grazie al tempo clemente che ci ha fatto apprezzare paesaggi mozzafiato, un po’ per i luoghi visitati e, personalmente, per le soddisfazioni fotografiche serali. Ma andiamo con ordine…
La strada che abbiamo seguito dal mattino era probabilmente la più affascinante finora. Sulla nostra destra quasi sempre si vedevano i monti delle Highlands, mentre a sinistra ci accompagnavano le acque del Mare del Nord che proprio nella zona di John O’Groats, dove siamo stati ieri, si incontrano con l’oceano. Al largo, ma non molto lontane dalla costa, due piattaforme petrolifere alimentate da un impianto eolico ben visibile anche ad occhio nudo.
Dopo poco più di un’ora di strada siamo arrivati al magnifico castello di Dunrobin, tuttora abitato dai Duchi di Sutherland, che finora è il più bel castello visto durante il nostro viaggio. Non solo all’interno vi è una ricchissima collezione di oggetti d’arte ed antiquariato, ma gli esterni sono veramente splendidi, dall’architettura del castello al vasto e verdissimo parco.
Dopo la visita al castello, tra l’altro, abbiamo assistito ad una dimostrazione di volo di uccelli rapaci, perfettamente addestrati da un falconiere. E’ vero che la falconeria è una pratica criticabile, ma in un Paese come la Scozia, dove la cultura della caccia è ancora viva, non ci si può aspettare che non venga utilizzata. Fortunatamente, come per le dimostrazioni di volo del Centro Recupero Avifauna di Castel Tirolo, anche qui la falconeria viene usata anche a scopo didattico ed informativo.
Dopo il pranzo, consumato nella Tea House del castello, un’altra oretta di pullman fino a raggiungere la piccola ma famosa distilleria del whisky Glenmorangie, a Tain, dove siamo stati condotti in un affascinante viaggio nei segreti del whisky scozzese.
Karen, la guida della distilleria, con il supporto di Anna nel ruolo di interprete, ci ha mostrato le varie fasi della lavorazione tra le quali la fermentazione del malto d’orzo nelle apposite vasche e quella affascinante della distillazione. Quest’ultima viene effettuata in 8 speciali alambicchi, che con la loro altezza di 5,13 metri sono i più alti di tutta la Scozia.
Non meno importante la fase dell’invecchiamento nei barili, effettuata in appositi magazzini di pietra nei pressi della fabbrica, che alla Glenmorangie si differenzia in base alla tipologia di whisky da produrre. E per finire… l’immancabile assaggio offerto dal personale della distilleria ed i successivi acquisti da portare ai parenti.
Usciti dalla distilleria, un elicottero militare è passato a brevissima distanza da noi. A quanto pare questi voli radenti sono una pratica comune per i militari britannici! Comunque nel pomeriggio abbiamo proseguito per Inverness, dove ci siamo nuovamente fermati, per arrivare finalmente ad Aviemore.
Ad Aviemore, fin da subito, ho notato dei movimenti strani nei prati circostanti. E man mano che giravamo per le strade della cittadina ne ho avuto la conferma: ovunque ci fosse del verde scorazzavano indisturbati dei simpaticissimi coniglietti selvatici! Ce ne sono a migliaia, stando alle parole di Anna…
Questi piccoli coniglietti sono molto carini e ben adattati alla vita cittadina, ma sono anche molto diffidenti. Con un po’ di pazienza, comunque, sono riuscito a scattare parecchie foto carine! Ve ne mostro una delle tante, che sicuramente al mio ritorno finirà nella gallery del mio sito…
Quasi dimenticavo: l’albergo, qui ad Aviemore, è spettacolare. Peccato per i letti separati, ma il servizio è ottimo e la stanza ampia e confortevole, con una bella vista sul parco. FINALMENTE!!