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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Full-immersion fotografica di metà giugno
Sto finalmente trovando il tempo per riordinare il mio materiale fotografico: sto buttando via le foto sfocate, mosse o doppie dal mio archivio per far spazio sull’hard disk e pian piano sto elaborando gli scatti di questi ultimi mesi, tra i quali anche quelli di una giornata fotografica di metà giugno in cui mi sono dedicato esclusivamente alla fotografia. Una giornata davvero faticosa, ma che alla sera, riguardando le foto scattate, mi ha dato delle belle soddisfazioni.
La giornata è cominciata alla mattina di buon’ora, quando con Anita e Mirko ci siamo recati nella zona di Tesimo con l’intento di dedicarci prevalentemente alla fotografia macro, dato anche il fatto che Anita voleva provare il suo nuovo Nikon 105mm f/2.8 Macro VR. Nel pomeriggio, poi, io e Mirko abbiamo partecipato all’evento Alumix organizzato dalla Manifattura Fotografica a Bolzano, dove abbiamo avuto l’opportunità di fare un po’ di scatti all’interno di un’ex struttura industriale ora parzialmente destinata a manifestazioni ed altri eventi culturali.
L’uscita mattutina è stata particolamente interessante e fin dai primi passi mossi in mezzo al bosco sentivo che sarebbe stata una giornata positiva. A poco più di un centinaio di metri dall’auto ci siamo imbattuti in numerose orchidee della specie Neottia nidus-avis, confinate in un’area di poche decine di metri quadrati. Si tratta di una new entry della mia personale checklist delle orchidee spontanee; sicuramente non sono tra le più belle e vistose, ma non potevo perdere l’occasione di fotografarle. E non è l’unica specie di orchidea trovata, perché a poca distanza ci siamo imbattuti anche in alcuni esemplari di Platanthera bifolia, di cui uno particolarmente bello che potete vedere nella galleria “Orchidee spontanee“.
Ma l’emozione più grossa è stato quando, mentre cercavo insetti nell’erba alta, ho visto Mirko arrivare verso di me chiedendomi se ho visto il gufo. Il gufo? Quale gufo? Stava scherzando?
No, non stava affatto scherzando! Ma non si trattava di un gufo, bensì di un giovane allocco (Strix aluco) che probabilmente aveva da poco lasciato il nido. La sua presenza ci è stata rivelata dal rumoroso vociare delle cesene ed altri turtidi impegnati nel mobbarlo. Purtroppo non c’è stata la possibilità fotografarlo come si deve, ma è stato forse uno degli incontri più emozionanti che mi sia capitato negli ultimi anni.
Per quanto riguarda l’Alumix devo praticamente ancora cominciare la post-produzione, ma gli scatti dell’uscita naturalistica mattutina sono già in buona parte online; alcuni li avevo già caricati nell’ultimo aggiornamento, mentre oggi ho aggiunto due nuovi scatti di un bellissimo giglio di San Giovanni (Lilium bulbiferum), di cui vi propongo qui un’anticipazione con uno scatto ambientato che sulla mia pagina Facebook pare sia stato piuttosto apprezzato.
Nel tardo pomeriggio infine, sempre con Mirko, abbiamo chiuso la full-immersion con una visitina all’aeroporto di Bolzano, dove speravamo di trovare qualche soggetto interessante da fotografare. L’aeroporto del capoluogo è un hot-spot molto interessante per l’avifauna e la sera non è difficile imbattersi in specie particolari.
Ma anche qui, alla fine, ci siamo dedicati alla macro; abbiamo infatti trovato alcuni esemplari di Misumena vatia, un interessante aracnide della famiglia dei tomisidi (o ragni granchio) che ha la caratteristica di modificare la sua colorazione in funzione delle piante o dei fiori su cui tende l’agguato alle sue prede. In questo caso è stato però facile individuarli in quanto, nonostante la colorazione giallo canarino, sostavano su dei fiori di cardo. Di lì a breve (una settimana sostengono gli amici del forum naturalistico Natura Mediterraneo) avrebbero dovuto modificare la pigmentazione per mimetizzarsi sulla nuova pianta ospite.
Anche di questi ragni ho inserito due nuovi scatti nella galleria “Aracnidi” e ve ne propongo qui uno in anteprima.
Della stessa giornata ho inserito una nuova immagine anche nella galleria “Farfalle e falene“, mentre qualche altro scatto di repertorio è stato inserito in altre gallerie. Ho ancora diverse immagini, anche vecchie, da sistemare. Chissà che non venga fuori qualche altra chicca di cui mi ero dimenticato 😉