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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Lidi e valli di Comacchio
Sono rientrato domenica da una vacanza di 10 giorni con la famiglia nella Riviera Adriatica e più precisamente da Lido di Pomposa nel comune di Comacchio. Abbiamo scelto questa località in parte per la breve distanza da Merano (circa 4 ore di auto comprese le soste) e in parte per la vicinanza ad alcune aree particolarmente indicate per il birdwatching, consci che il mare non sarebbe stato granché come del resto lo è anche nel resto della riviera romagnola.
Il luogo per me più interessante erano le saline di Comacchio, che da circa 15 anni ospitano la seconda più grande colonia nidificante di fenicotteri rosa del nostro Paese oltre a moltissime altre specie di uccelli stanziali o di passaggio durante la migrazione.
I primi giorni della vacanza sono stati prevalentemente spiaggia e famiglia, mentre la mattina del 4° o 5° giorno (non ricordo bene) ho preso la mia mountain bike ed ho fatto un giro di circa 37 km che dal mare mi ha portato fino alle Valli di Comacchio a ridosso delle ex saline, ora riserva naturale cuore del Parco del Delta del Po.
Già durante questa escursione ciclistica, senza particolari fini se non quello di macinare un po’ di chilometri, ho avuto modo di osservare diverse specie compresi i bellissimi fenicotteri che però si trovavano ad una distanza ragguardevole.
Giunto al Bettolino di Foce, ristorante tipico nonché ufficio informazioni per quanto riguarda le escursioni nelle Valli di Comacchio (qui il sito ufficiale), ho preso alcuni depliant in previsione di un’uscita a scopo ornitologico ed infatti due giorni dopo ho partecipato ad una visita guidata in battello lungo i vecchi canali delle Valli.
Le foto che seguono sono solo alcune delle molte scattate. In diversi casi si tratta di ritagli della foto originale, ma le foto sono per il momento ancora senza postproduzione…
Le uscite in battello vengono effettuate ogni giorno e portano a scoprire la natura del luogo e la storia della famosa pesca alle anguille, che oggi viene praticata in misura molto minore in quanto la specie è a forte rischio. Al giovedì invece si può partecipare ad una breve escursione in bicicletta, rigorosamente accompagnati da una guida ambientale, all’interno dell’area delle saline; qui si possono osservare da vicino le migliaia di uccelli che abitano le Valli e conoscere un po’ di storia anche sul prelievo del sale che avveniva nell’area fino al 1984.
Potevo lasciarmi sfuggire anche questa occasione?
Non sono mancate le osservazioni anche nel campeggio in cui ci trovavamo. Davanti al nostro caravan si aggiravano di continuo alcuni codirossi spazzacamino e molti colombacci. Un po’ ovunque in giro per il campeggio, inoltre, saltellavano gazze e ghiandaie…
Nel complesso, oltre che dal punto di vista familiare, è stata una vacanza abbastanza ricca di osservazioni ornitologiche. Questa la checklist più o meno completa (in grassetto le specie che osservo per la prima volta) più o meno in ordine di apparizione:
- Gabbiano comune (Larus ridibundus)
- Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)
- Colombaccio (Columba palumbus)
- Ghiandaia (Garrulus glandarius)
- Gazza (Pica pica)
- Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
- Cinciallegra (Parus major)
- Garzetta (Egretta garzetta)
- Airone bianco maggiore (Egretta alba)
- Airone guardabuoi (Bubulcus ibis)
- Airone cinerino (Ardea cinerea)
- Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus)
- Fenicottero rosa (Phoenicopterus ruber)
- Sterna comune (Sterna hirundo)
- Gabbiano roseo (Chroicocephalus genei)
- Beccapesci (Sterna sanvicensis)
- Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus)
- Rondine (Hirundo rustica)
- Volpoca (Tadorna tadorna)
- Chiurlo maggiore (Numenius arquata)
- Svasso maggiore (Podiceps cristatus)
- Germano reale (Anas platyrhynchos)
- Cormorano (Phalacrocorax carbo)
- Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus)
- Avocetta (Recurvirostra avosetta)
- Spatola bianca (Platalea leucorodia)
- Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos)
- Piro piro boschereccio (Tringa glareola)
- Gheppio (Falco tinnunculus)
- Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
- Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides)
- Nitticora (Nycticorax nycticorax)
- Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)
Oltre a questi, sicuramente c’era qualche passeriforme che però non sono riuscito ad identificare. Si aggiungono quindi 8 nuove specie alla mia personale checklist oltre alle due recenti osservazioni di un cuculo (Cuculus canorus) e di un usignolo (Luscinia megarhynchos), sentiti spesso ma mai visti.
Bicicletta
In mancanza della macchina fotografica, e approfittando del fatto che Jenny si è da poco comprata la bici nuova, anch’io in questi giorni ho riesumato la mia mountain bike dalla cantina dove è rimasta a impolverarsi dallo scorso anno. Se penso quanto m’è costata (750 Euro) dovrei mettermi una mano sul cuore e ripromettermi di usarla di più. Vabbè… per adesso ho fatto giusto qualche km per riprendere un po’ il ritmo… anche se mi sa tanto che dovrò darmi da fare visto che già così a momenti morivo! :embarace:
No, ma il brutto è che non è il fiato a mancarmi… e nemmeno le gambe. E’ proprio una questione di allenamento del cuore. Mi ricordo i tempi della palestra dove dovevo mantenere i battiti sui 130 al minuto… in questi due giorni che ho fatto qualche giretto in bici credo di aver avuto i battiti a 180! E pensare che un tempo mi facevo il giro dei castelli qui intorno… che non stanno propriamente in pianura.
Domani si ricomincia a lavorare, quindi fino al prossimo weekend non se ne parla… ho tutto il tempo per ripigliarmi! Hmmm… ammazza però che sega che sono!!! 😆