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Siamo alle solite…

Dal neonato blog di Roby, apprendo che la LAV (Lega Anti Vivisezione) ha a che fare con una nuova emergenza. E’ prevista infatti l’ennesima strage di foche e soprattutto di cuccioli. Ma questa volta non si tratta delle foche che vivono al circolo polare artico, come si potrebbe pensare… ad essere seriamente a rischio, oggi, sono le foche del capo della Namibia.

Secondo quanto stabilito dal governo del paese africano, saranno uccise circa 86.000 foche, di cui ben 80.000 dovrebbero essere cuccioli ed i restanti 6.000 esemplari adulti. Le motivazioni? Le solite: «le foche costituiscono una minaccia per la pesca locale». Ma sappiamo tutti molto bene che i motivi sono solo legati al business delle pelli dei cuccioli e al commercio di “feticci” rivenduti in Asia come medicine afrodisiache.
E’ necessario che paesi come la Namibia comprendano che la loro più grande risorsa è il patrimonio ambientale ed il turismo sostenibile. Uccidere le foche può forse essere un guadagno… e poi? Passeranno a leoni, elefanti, coccodrilli, rinoceronti neri, zebre?

La LAV sta promuovendo un appello per fermare questa ennesima crudeltà. Forse non è molto, ma potete aiutarla anche voi inviando un’e-mail (già predisposta) al Console della Namibia in Italia. Bastano solo un paio di minuti. Io l’ho appena fatto… fatelo anche voi!

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