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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Attentato alla fauna selvatica!!!
In queste ultime ore ha fatto molto rumore la notizia dell’accordo raggiunto tra Italia e Francia per la realizzazione di 4 nuovi impianti nucleari. Purtroppo era risaputo che il governo si sarebbe mosso in tal senso ed auspico che su questa tematica venga fatto un referendum popolare come quello del 1987, anche se credo non vi sia molto spazio alle discussioni con questo governo.
Ma c’è un’altro disegno di legge che parte dal Senato, a firma dell’On. Franco Orsi (PdL), che tanto per cambiare attacca in maniera pesante la fauna selvatica con una liberalizzazione della caccia senza precedenti! Riporto un elenco dei vergognosi provvedimenti dal sito web del gruppo dei Verdi del Veneto.
- Sparisce l’interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna. L’Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, della cui tutela non sarebbe più compartecipe
- Scompare la definizione di specie particolarmente protette: animali come il Lupo, l’orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale
- Si apre la caccia a molte specie lungo le rotte di migrazione, un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori, come i valichi montani
- Totale liberalizzazione dei richiami vivi! Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente. Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato!!
- Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato (con possibilità illimitate di falsi e riciclaggi). Uno per tutti! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi!
- 700 mila potenziali imbalsamatori. I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?
- Mortificata la ricerca scientifica: l’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l’ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali. Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale
- Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili! Un’incredibile formulazione del testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei parchi e nelle altre aree protette!
- Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale! (Allucinante! Ndr) Norma offensiva! Chi protegge “troppa” natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un dramma!
- Licenza di caccia possibile a 16 anni. Invece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili!
- Liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti! Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti ed eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale “dia fastidio”. Un vero e proprio Far West naturalistico.
- Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili. Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà alle regioni Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe per le ripetute infrazioni europee le pagheremo noi!
- Caccia con neve e ghiaccio. Si potrà cacciare anche in presenza di neve, o acque con superfici ghiacciate, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio e riparo.
- Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli! Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!
- Ridotta la vigilanza venatoria: le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!
- Cancellato l’Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale. Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre. L’ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa.
Questa è l’ennesima dimostrazione dell’interesse che il PdL ha nei confronti dell’ambiente. Mai come nelle legislature dei governi Berlusconi l’ambiente è stato tartassato e mai come negli stessi il Ministero dell’Ambiente si è dimostrato inutile.
Il verde della finanziaria 2007
Approfitto dei pochi minuti di pausa pranzo per pubblicare una riflessione sulla legge finanziaria 2007 tanto criticata negli ultimi mesi. E’ innegabile che il provvedimento dell’attuale governo abbia punti oscuri e discutibili; ne sono la dimostrazione non solo le manifestazioni in piazza, bensì anche i diversi “dietrofront” che sono stati fatti su alcune tematiche della finanziaria stessa. Ma ci sono anche diversi aspetti positivi.
Senza addentrarmi nei particolari delle varie riforme, che comunque io la pensi potrebbe dar luogo a polemiche, vorrei però soffermarmi sugli aspetti che riguardano le tematiche ambientali.
In tempi di elezioni avevo dichiarato che avrei votato a sinistra, ed in particolare i Verdi, perché appoggiavo il programma della coalizione e perché speravo in una spinta dei Verdi a favore dell’ambiente. E da quest’ultimo punto di vista sono contento di come si sta muovendo il partito del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
All’ambiente, finalmente, è stato destinato un cospicuo quantitativo di fondi economici, in netta opposizione (per fortuna!) ai tagli fatti dal precedente governo di Berlusconi. In questi giorni i Verdi hanno diramato un comunicato stampa ripreso da numerose testate, nel quale si comunicano i provvedimenti presi a favore dell’ambiente. Eccone una sintesi…
In tema di ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICO sono state previste agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, per la costruzione di edifici ad alta efficienza, per l’installazione di pannelli solari, per l’acquisto di frigoriferi ad alta efficienza, ecc.; sono poi stati stanziati 300 milioni di euro in tre anni, provenienti dall’aumento del gettito IVA sul petrolio, destinati alla riduzione dei costi energetici per le fasce sociali più deboli. Ed ancora sono stati introdotti incentivi per la rottamazione di auto inquinanti (un provvedimento necessario, anche se purtroppo ha come svantaggio quello di attaccare le fasce sociali più deboli che non possono permettersi l’acquisto di un’auto nuova).
Interessante anche l’intervento a favore di chi rinuncia completamente all’auto, che riceverà un contributo fino a 80 euro per ogni auto rottamata nel 2007 ed il rimborso dell’abbonamento annuale ai mezzi pubblici del proprio Comune (non è molto, ma è già qualcosa!). 150 milioni di euro per il triennio 2007-2009 sono stati poi stanziati per la trasformazione di auto inquinanti Euro 0 o Euro 1 a gas Metano o GPL.
Ancora: 600 milioni di euro in tre anni serviranno a ridurre le emissioni inquinanti, secondo quanto previsto dal protocollo di Kyoto; 75 milioni di euro in tre anni per l’educazione, l’informazione e la cooperazione internazionale in ambito ambientale; incentivi verranno elargiti per motori industriali ad alta efficienza e velocità variabile, con detrazione fiscale fino a 1.500 euro per ogni motore installato nel 2007.
Inoltre si parla di incentivi per sistemi di illuminazione che consentono il risparmio energetico e per i carburanti ecocompatibili (90 milioni di euro in tre anni per i biocarburanti).
Dal punto di vista della PROTEZIONE DELL’AMBIENTE (territorio e mare) sono anche qui numerosi gli interventi ed i fondi. Ben 730 milioni di euro in tre anni serviranno a garantire la sicurezza del territorio, il 10% dei fondi ex Ponte sullo Stretto (evvai!) per la difesa del suolo in Calabria e Sicilia ed altri 265 milioni in tre anni per la bonifica di siti inquinati.
Per (credo) la prima volta, anche il mare beneficia di fondi stanziati dal governo: 150 milioni di euro in tre anni per il disinquinamento e l’attuazione della Convenzione di Barcellona; inoltre lo Stato chiederà risarcimenti agli inquinatori.
I parchi e le aree protette usufruiranno di 208 milioni di euro in tre anni, mentre 9 milioni in più in tre anni saranno destinati alla demolizione di opere abusive nelle aree naturali protette.
Importanti interventi anche per la lotta ai crimini ambientali e per la raccolta differenziata dei rifiuti; le Regioni dovranno infatti garantire sul proprio territorio una raccolta differenziata pari al 40% entro il 2007, al 50% entro il 2009, al 60% entro il 2011.
270 milioni di euro in tre anni, infine, andranno alla mobilità sostenibile.
Particolare riguardo al PROTOCOLLO DI KYOTO, per rispettare il quale sono stati destinati 200 milioni di euro per il triennio 2007-2009. Sarà compito del Ministro dell’Ambiente, di concerto con quello dello Sviluppo Economico e sentita la Conferenza Stato-Regioni, individuare le modalità di erogazione di finanziamenti a tasso agevolato a soggetti pubblici e privati. Il finanziamento prevede 7 settori prioritari: microgenerazione diffusa; impianti di piccola taglia per l’uso delle rinnovabili in produzione di elettricità e calore; sostituzione di motori elettrici industriali con potenza superiore a 45 Kw con motori ad alta efficienza; incremento dell’efficienza nel civile e terziario; eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali; interventi strutturali sulla mobilità urbana (mezzi elettrificati, recupero di linee ferroviarie dismesse, ecocombustibili); progetti pilota di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di nuove fonti di energia a basse emissioni o a emissioni zero.
Avrà anche le sue lacune, ma finalmente questa è una finanziaria per l’ambiente!