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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Il governo e le prime case in Abruzzo…
E’ da un po’ di tempo che rifletto su quanto è stato detto finora sul grande lavoro “del governo italiano” per ridare una casa alle popolazioni dell’Abruzzo; e mi sono sempre chiesto come mai si parlasse sempre dei meriti di Berlusconi anziché menzionare chi ha veramente fatto qualcosa per far sì che gli abruzzesi colpiti dal terremoto tornassero a vivere una vita normale.
Questa mattina, guardando una trasmissione locale, ho avuto la conferma dei miei sospetti: Berlusconi aveva promesso la consegna delle prime case per settembre e così è stato. Peccato che i meriti non siano né del presidente del consiglio, né tantomeno del suo governo. Le prime case, consegnate a metà settembre ad Onna, in tempo record, sono una donazione della Provincia di Trento che ha stanziato oltre 5 milioni di euro allo scopo. Pare peraltro che il giorno della consegna, alla presenza di Berlusconi e del Presidente della Provincia Delai, le bandiere del Trentino siano state fatte sparire. Certo… altrimenti come avrebbe fatto il cavaliere a prendersi il merito di quel successo?
Ecco qualche stralcio di un articolo apparso su Repubblica…
Naturalmente il premier italiano si gongola: «Era una promessa ardita ma l’abbiamo mantenuta. Speriamo che servano solo per poco tempo, ma queste case sono case dotate di tutto – ha aggiunto il premier – di ogni ben di Dio. C’è anche il sapone, la carne e le coperte. C’è proprio tutto».
Ma in realtà il governo con la promessa c’entra poco o nulla: «Novantatre “moduli abitativi”, fabbricati in legno, […] pagati 5.2 milioni di euro ricevuti dalle donazioni alle Croce Rossa, fabbricati in Trentino e montati in Abruzzo dal personale della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento. “Nulla a che fare con il progetto-case del governo. Le cosiddette case di Berlusconi, le Newtown come le ha chiamate il premier – ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato – accoglieranno invece 4.500 nuclei familiari ma saranno completate entro dicembre”».
E il Presidente Delai commenta così: «E’ tutto il giorno che cerco di buttare acqua sul fuoco. Anche io ho qualcosa da dire del modo un po’ sovraesposto con il quale il governo sta gestendo la consegna della case. Butto acqua sul fuoco per non coinvolgere la protezione civile in polemiche politiche, noi non siamo in Abruzzo contro o a favore del governo, ma per gli abruzzesi».
Insomma… siamo alle solite. Ma non dateci peso, mi raccomando: quello che scrivo «è tutto il contrario della realtà!» :devil_catt:
Meditate gente, meditate…
E la terra trema…
Lunedì 22 gennaio, ore 20.39 – Mentre leggo la posta e guardo la tv, d’improvviso sento un rumore come se qualcuno stesse facendo dei lavori in casa al piano di sopra. Poi la scossa. Leggera, per qualcuno quasi impercettibile (a seconda del piano e dell’attività praticata in quel momento), ma dall’origine inequivocabile: terremoto!
La scossa, di magnitudo 2.6, aveva l’epicentro a pochissimi chilometri da Merano. In un primo momento localizzato tra i paesi di Lagundo e Tirolo, poi definito nei pressi dell’abitato di Rifiano. Vicina in ogni caso! Comunque se la gatta continua a dormire non c’è pericolo di sorta… :sisi:
Nel cercare notizie sull’epicentro ho scoperto che nella stessa mattinata la terra ha tremato anche in provincia di Perugia con epicentro nella zona di Montefalco dove sono stato qualche anno fa in agriturismo. Anche lì comunque nulla di grave… appena 2.3 la magnitudo.
Oggi, poi, è stato il turno della Provincia di Lucca: una scossa di magnitudo 2.7 con epicentro in Garfagnana.
La terra trema. Che sia un avvertimento? Una forma di protesta?
Certo… pensare che i terremoti siano collegati al nostro modo di trattare il pianeta non credo abbia basi scientifiche. Ma se, in forma più filosofica, parliamo di Gaia come “il pianeta che vive“?? :embarace: