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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Siamo tornati!!!
Ieri sera a mezzanotte, dopo dieci splendidi giorni, siamo rientrati dal nostro viaggio di nozze in Scozia. Con un po’ di malinconia, ma felici di aver vissuto questa esperienza.
La Scozia è un Paese davvero meraviglioso, in parte diverso da come ce lo aspettavamo. I paesaggi sono incantevoli nella loro varietà, che cambia a seconda della zona in cui ci si trova; le città ed i paesi hanno uno stile unico ed originale; e la gente… beh, ci aspettavamo che gli scozzesi fossero un popolo un po’ “chiuso”, invece abbiamo trovato un po’ ovunque persone gentilissime che ci hanno fatto sentire a nostro agio (anche se nei locali vanno un po’ in palla appena gli chiedi qualcosa di diverso). E la Natura… davvero unica!
Ed a chi, prima di partire, mi chiedeva cosa andassi a fare in Scozia dove «ci sono solo prati e roccia», rispondo ora con una foto fattaci da Silvia (che abbiamo conosciuto durante il tour)…
Non voglio anticiparvi altro, perché in questi giorni compilerò il nostro diario di viaggio scrivendo a ritroso sul blog. Quindi se siete interessati alle foto sulla Scozia ed alle esperienze che abbiamo vissuto, ripassate qui nei prossimi giorni!
Viaggio in Scozia – giorno 6
Oggi giornata alternativa!
Il programma del tour prevedeva, questa mattina, l’imbarco sul traghetto che da John O’Groats porta alle isole Orcadi dove avremmo dovuto visitare la cappella italiana, la cattedrale di St. Magnus ed il sito archeologico di Skara Brae. Arrivati a John O’Groats però, causa mare un po’ troppo agitato per i nostri gusti, io e Jenny abbiamo deciso di rientrare a Thurso; così abbiamo fatto un giro tra i negozietti del villaggio di John O’Groats (che prende il nome dal mercante olandese Jan de Groot) e siamo tornati indietro con l’autobus di linea numero 80.
La scelta è stata azzeccata. Non solo abbiamo potuto godere un po’ meglio della vita del posto, attraversando con l’autobus anche i piccoli villaggi, ma per qualche ora ci siamo immersi tra la gente del luogo senza guide o altri compagni di viaggio e ci siamo presi il tempo per stare un po’ insieme.
Oltretutto il ritorno in autobus mi ha permesso di vedere (anche se non fotografare) nei campi una varietà di avifauna che lungo la strada principale non avevo notato: avocette, pavoncelle ed altri trampolieri, gabbiani, corvidi vari, aironi… insomma… tutte ottime informazioni per un’eventuale ritorno in Scozia!
A pranzo siamo stati a mangiare in un pub, dove nonostante la scarsa conoscenza dell’inglese ce la siamo cavata in qualche modo, mangiando le baked potato che oramai stanno diventando il simbolo del nostro viaggio (anche perché non c’è molta varietà di pietanze, qui in Scozia).
Nel pomeriggio, poi, siamo andati sulla spiaggia di Thurso, lasciata libera dalla bassa marea, dove finalmente sono riuscito a fotografare abbastanza bene quei trampolieri che da giorni “inseguivo” e che nel frattempo ho scoperto essere beccacce di mare.
E’ incredibile come la gente qui sia abituata al freddo: mentre io e Jenny eravamo imbottiti con felpa e giacca a vento, dei ragazzini entravano in acqua in canotta e pantaloncini corti. E’ vero che c’era il sole, ma il vento che spira dall’oceano vi posso assicurare che è davvero gelido!
Nel complesso è stata una bellissima giornata e finalmente abbiamo avuto il tempo di scrivere le cartoline e girare per negozi senza fretta. Tutto sommato, poi, dal racconto dei nostri compagni di viaggio, non ci siamo persi molto se escludiamo il matrimonio scozzese alla cattedrale di St. Magnus. E un po’ mi dispiace non aver visto l’insediamento neolitico di Skara Brae, ma… pazienza. Quantomeno ho avuto il tempo di fare un po’ di foto che mi interessavano!
Ah, tra l’altro alle Orcadi pensavo fosse possibile vedere un po’ di uccelli marini, tra cui i puffin (pulcinella di mare) che da tempo spero di vedere. Invece Anna, la nostra guida, ha fin dall’inizio disilluso le mie speranze. Quindi davvero non ho perso nulla! 😛
Viaggio in Scozia – giorno 5
Oggi è stato il primo giorno senza visite e penso sarà anche l’unico. Quella di oggi era una “tappa di trasferimento” per raggiungere, sempre attraverso le Highlands, la cittadina di Thurso. Durante il tragitto, comunque, abbiamo fatto molte soste fotografiche, anche se devo dire che la scelta delle location non è che mi stuzzicasse granché…
La prima sosta è stata nei pressi dell’impressionante gola di Corrieshalloch, molto interessante dal punto di vista geologico. Quello che mi ha stupito di più era il colore dell’acqua del torrente che la percorreva; in Scozia, infatti, a causa della torba presente su tutto il territorio le acque dei fiumi sono molto scure ed ambrate. Qui, mentre fotografavo alcuni fiori di digitale purpurea (che non sono il fiore simbolo della Scozia, ma che comunque sono onnipresenti!), sono stato letteralmente mangiato dai terribili midges, moscerini di appena 1mm ma che sono in grado di provocare un notevole prurito, anche perché… non si muovono mai da soli! Ed in Scozia i midges sono famosi, al punto che qualcuno gli ha dedicato un’intera pagina sul web. E non solo! C’è perfino un sito che dà informazioni sulla presenza di highland midges sul territorio!!
Abbiamo poi proseguito per Ullapool, importante località marinara di questa zona della Scozia, dove abbiamo sostato per un’oretta fino a raggiungere Durness dove ci siamo fermati per il pranzo. Qui sono finalmente riuscito a fotografare quei gabbiani con la testa nera che mi piacciono molto e che non ho ancora capito se si tratta di gabbiani corallini, abbastanza rari da noi in Italia, o di gabbiani comuni in livrea estiva…
Dopo pranzo, nonostante la pioggia, non abbiamo potuto resistere ad una breve passeggiata sulla bellissima spiaggia di Sango Beach dove finalmente abbiamo potuto toccare l’acqua dell’Oceano Atlantico e raccogliere un pugnetto di sabbia da portare a casa come ricordo. Poco più avanti, sempre sotto la pioggia, siamo scesi lungo la scogliera fino ad arrivare all’imbocco delle Smoo Cave, una serie di grotte che si addentrano nel suolo e che è possibile visitare a bordo di un gommone. Lo spettacolo di questo luogo è indescrivibile e lungo le alte pareti un po’ ovunque si sentivano urlare i gabbiani che qui, nei posti più inaccessibili, hanno il loro nido.
Verso sera siamo arrivati a Thurso, dove alloggeremo per due giorni presso l’Hotel Station; e finalmente anche la nostra stanza, nonostante le dimensioni ridotte, ha una bella vista sul paesaggio circostante. Ma la cosa più emozionante è stato sicuramente lo splendido tramonto sull’Oceano a cui abbiamo assistito poco fa in compagnia di Donatella e Silvia. Penso che da solo valesse l’intero viaggio in questo meraviglioso Paese!!